11 agosto 2017

Quanto è bello l’oggetto del morto!

 

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È una cosa che viene da molto lontano nel tempo! Si direbbe fin dalla notte dei tempi! Sta di fatto che in quasi tutte le culture o gruppi sociali, più o meno organizzati, era forte la credenza che possedere un oggetto appartenuto ad un uomo morto, specie se potente o famoso, potesse in qualche modo far traslare la forza del deceduto nel nuovo possidente dell’oggetto. Oggi pare che l’usanza non sia cambiata di molto. Non si spiegherebbe diversamente l’enorme successo che ottengono le vendite all’asta di oggetti privati appartenuti a famosi defunti o ad essi, in qualche modo, collegati. Certo, anche la componente del collezionismo avrà il suo peso e magari anche l’amore e la devozione per il personaggio in vita! Comunque i valori raggiunti da tali oggetti a volte hanno del sorprendente! E tutto fa brodo per accontentare fan, collezionisti e stregoni! Di questo tema si è interessato il fotografo Henry Leutwyler, già noto ritrattista di star hollywoodiane, che per 12 anni si è impegnato a fotografare 124 oggetti appartenuti o connessi a personaggi famosi, evidentemente tutti deceduti. Ne è uscito un libro Document la cui copertina ospita la fotografia della pistola, calibro 38 canna corta, con cui l’ 8 dicembre del 1980, venne assassinato John Lennon. Nelle pagine interne invece, si possono vedere oggetti di ogni sorta e tipo come il pennello di Warhol, gli occhiali di Basquiat, il portafoglio di Elvis e così via in una carrellata di immagini che belle son belle ma che ti lasciano dentro una sensazione come di gatto nero!

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