08 febbraio 2018

Il tocco del regista. Wes Anderson e Juman Malouf cureranno una mostra a Vienna e a Venezia

 

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Bastano pochi secondi per poter esclamare, senza tema di smentita, che “è proprio Wes Anderson“. Abbiamo imparato a riconoscere le sue opere al primo sguardo, per il taglio netto delle inquadrature, per le luci che fanno risaltare i colori ben definiti e anche per una scelta molto particolare degli oggetti che devono comparire sulla scena. Chissà come se la caverà alle prese con l’incredibile collezione di strumenti musicali, armature, armi, antichità e amenità varie, del Kunsthistorisches Museum di Vienna. L’istituzione austriaca ha infatti invitato il regista texano a curare una mostra, che aprirà l’11 settembre 2018 e che dopo la chiusura, il 20 gennaio 2019, approderà anche alla Fondazione Prada di Venezia, in concomitanza con la Biennale d’Arte e il Festival del Cinema. Qualche anno fa, alla Fondazione Prada di Milano, invece, il regista fu chiamato a collaborare alla progettazione degli spazi del Bar Luce, la caffetteria omaggio agli storici caffè meneghini, con un pizzico di visionarietà. Anche in questa occasione collaborerà con la compagna Juman Malouf, autrice degli artwork di molti suoi film, come Grand Budapest Hotel e Moonrise Kingdom. Visitando la mostra, ci sembrerà di attraversare una di quelle famosissime scene? Quanto inciderà l’estetica delle sue immagini in movimento sull’allestimento delle opere? Inutile dire che la curiosità è tanta, per questa singolare ibridazione di linguaggi. 
Per adesso, Anderson si gode il suo momento magico, visto che, proprio in questi giorni, il suo attesissimo film d’animazione, L’isola dei cani, avrà l’onore di aprire la 68ma edizione del Festival di Berlino, dove si giocherà le  chance di vittoria.

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