13 febbraio 2018

Il tour di Rigoni di Asiago arriva a Roma, per il restauro della Fontana di Palazzo Venezia

 

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Dopo i restauri dell’Atrio dei Gesuiti, l’entrata storica del Palazzo di Brera a Milano, e della statua del Todaro, in Palazzo Ducale a Venezia, continua il viaggio di Rigoni di Asiago lungo la Penisola, sulle tracce della grande arte da valorizzare. Terza tappa a Roma, per la fontana Venezia Sposa il Mare, nel cortile di Palazzo Venezia, i cui lavori di restauro sono stati presentati, nella Sala Altoviti dello storico palazzo costruito a metà ‘400 e usato anche come ambasciata dalla Repubblica di Venezia, da Tiziana Coccoluto, Capo di Gabinetto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Andrea Rigoni, amministratore delegato dell’azienda asiaghese, ed Enrico Bressan, presidente di Fondaco Italia. 
Leader nel settore alimentare, in particolare per la produzione di miele e confetture, la società ha deciso di percorrere la strada della corporate social responsibility, dando vita a un Grand Tour alla scoperta dei beni culturali e artistici. «Credo che oggi il ruolo dell’imprenditore e dell’azienda non debba essere circoscritto alla sola produzione di reddito ma debba essere esteso anche ad altri “indicatori” come ad esempio la valorizzazione del nostro patrimonio storico-artistico», ha detto Rigoni. La fontana fu costruita nel 1730 dallo scultore Carlo Monaldi, su commissione dell’allora ambasciatore della repubblica veneta, Barbon Morosini. Una grande vasca ellittica, con bordo a fior di terra, è fiancheggiata da un corridoio con due lunghi sedili in pietra e quattro puttini che sostengono gli stemmi dei territori d’oltremare conquistati da Venezia: Cipro, Dalmazia, Morea e Candia. 
«Anche questa volta, grazie alla collaborazione con il Polo Museale del Lazio, organizzeremo le “merende Rigoni di Asiago” per contribuire a portare le famiglie a scoprire questo bellissimo spazio immerso in un meraviglioso giardino dove “risiedono” migliaia di pappagallini verdi», ha continuato l’amministratore. Il restauro inizierà entro febbraio e si concluderà a luglio. Coloro che si recheranno in visita a Palazzo Venezia potranno vedere i restauratori all’opera, grazie a un cantiere trasparente. E i lavori potranno essere monitorati anche sulla piattaforma online www.skylinewebcams.com. «Un’operazione bellissima che sarà accompagnata da molte attività alle quali stiamo lavorando nel segno della trasparenza e delle concretezza. Per noi un motivo di ulteriore soddisfazione perché con questo raggiungiamo il traguardo dei 70 restauri», ha commentato Bressan. «Oggi il rapporto fra pubblico-privato è una condizione necessaria e fondamentale per valorizzare il nostro patrimonio artistico e l’avvio del progetto che presentiamo oggi va in questa direzione. Valore dell’opera d’arte, bellezza del luogo, rispetto dell’ambiente, concretezza dell’intervento sono gli elementi forti su cui poggia questa iniziativa», ha dichiarato Coccoluto.

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