13 marzo 2018

Supportare gli artisti, in Italia e all’estero. Il programma della Quadriennale di Roma

 

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Grandi novità per la prossima Quadriennale. Con spirito ottimistico e un respiro internazionale, Sarah Cosulich, direttore artistico, e Franco Bernabè, presidente della Fondazione La Quadriennale, hanno presentato questa mattina i nuovi, ambiziosi, progetti da sviluppare da adesso al 2020, anno della 17ma Quadriennale. Tre anni per studiare, comprendere, capire, approfondire e tre iniziative interessanti: Q2020, che altro non è che la struttura portante del progetto, che poi porterà alla mostra, per la quale Cosulich ha scelto di invitare Stefano Collicelli Cagol come co-responsabile della curatela; Q-RATED, che invece prevede una serie di workshop; Q-INTERNATIONAL, un programma volto a sostenere artisti italiani invitati a esporre in istituzioni straniere. 
Ma andiamo per ordine, che la matassa non è facile da sbrigliare. In effetti, i progetti, assai interessanti sulla carta, sembrano un po’ complessi da capire e soprattutto da mettere in pratica ma da questa direzione ci attendiamo grandi cose.
Intanto Q-RATED. Tre workshop annuali di tre giorni ciascuno, che si terranno in varie città italiane, tra cui Roma, Palermo, Torino, Napoli, Venezia, Milano, tenuti da curatori internazionali e aperti a giovani artisti e curatori scelti attraverso un bando. Oltre a questi incontri, ci saranno poi anche simposi annuali, organizzati nella sede romana della Quadriennale, per conoscere e riconoscere possibili artisti in funzione della mostra finale. Ai simposi parteciperanno, ovviamente, studiosi, accademici, critici, e anche artisti. Il primo workshop si terrà a Roma, nei giorni dal 3 al 5 luglio, e gli artisti potranno avere un età compresa tra i 21 e i 32 anni. Il titolo “L’artista come curatore, il curatore come artista” non è certo una novità ma si spera che i tre tutor Pierre Bal-Blanc, Elena Filipovic e James Richards sappiano stupirci. Il bando è aperto e per eventuali informazioni si può scrivere a laquadriennalediroma@gmail.com, entro il 23 aprile, oppure dare un’occhiata qui.
Poi c’è Q-INTERNATIONAL, pezzo forte del progetto, che prevede il sostegno degli artisti italiani invitati a partecipare a mostre da istituzioni straniere. Anello mancante dell’arte contemporanea italiana è, da sempre, un progetto stile Art Council, che si prenda la briga di sostenere e sopportare gli artisti italiani bravi e validi al di fuori del paese natio. Dunque Q-INTERNATIONAL avrà l’onere di sostenere spese di organizzazione, assicurazione delle opere, viaggio, ospitalità, pubblicazioni. Ci sarà naturalmente un comitato scientifico che si occuperà di scegliere tra tutte le domande di partecipazione pervenute e sarà composto Cristiana Collu, Alberto Garutti, Cesare Pietroiusti e Andrea Viliani, oltre che da Cosulich e da Collicelli Cagol. In questo modo si proverà anche a fare una mappatura degli artisti che lavorano in Italia. Dunque, un fondo, finanziato in parte da risorse della Quadriennale ma, soprattutto, da fund raising con aziende, istituzioni, pubbliche e private. 
Insomma, tanta carne al fuoco, vedremo cosa succederà in tre anni. Buon lavoro. (Sabrina Vedovotto)

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