10 gennaio 2019

Mario Sironi e Piero Cattaneo. Due maestri per le fiere d’Arte Antica e Moderna di Bergamo

 

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Alla Fiera di Bergamo, tutto pronto per le edizioni 2019 di IFA-Italian Fine Art, dal 12 al 20 gennaio, e BAF-Bargamo Arte Fiera, dal 12 al 14 gennaio, i due appuntamenti presentati da Promoberg e dedicati, rispettivamente, all’Alto Antiquariato e Arte Antica italiana, e all’Arte Moderna e Contemporanea. E per chi volesse immergersi nell’arte a tutto tondo, nelle giornate del 12 e 13 gennaio, si potranno visitare entrambe le mostre con un unico biglietto. 13mila i metri quadri di spazio espositivo, con 160 espositori tra antiquariato e moderno: «Le mostre offrono esemplari e pezzi tra i più ricercati, capaci di soddisfare l’interesse degli appassionati più curiosi. Nella rassegna dedicata all’antiquariato, prevale una forte presenza dell’Alta Epoca mentre nel padiglione dedicato all’Arte contemporanea, la coesistenza di gallerie di estrazione nazionale ed internazionale attesta come Bergamo sia considerata una piazza importante e degna di nota per il settore», ha commentato Sergio Radici, curatore artistico di entrambe le iniziative. 
Inoltre, un programma di personali collaterali che getteranno una luce sull’opera di due protagonisti dell’arte italiana: Mario Sironi e Piero Cattaneo. Per la mostra dedicata a Sironi, una delle figure più originali della pittura italiana ed europea del Novecento, in esposizione 80 opere realizzate dal 1915 agli anni Trenta, di cui la maggior parte inedite, tra studi di pubblicità, copertine e grandi quadri, scorci di paesaggio e ritratti di proporzioni ridotte conservate dalla famiglia e catalogate, oltre ad alcune opere preparatorie per i mosaici e gli affreschi della grande decorazione, in cui l’autore eccelleva. Vicino ai grandi delle Avanguardie artistiche, Sironi era profondamente interessato all’espressione del dramma dell’uomo contemporaneo e il suo linguaggio appare teso tra armonie arcaicizzanti e ritmi sintetici e monumentali. La personale di Piero Cattaneo sollecita un inaspettato e stimolante confronto tra l’opera scultorea, lo spazio che l’accoglie e la sua fruizione pubblica. I bronzi, datati dal 1967 al 2000, sovvertono i convenzionali sistemi segnici, verso un codice formale fantastico, oltre le lisce e calde superfici del bronzo e facendo l’attività febbrile dell’uomo e della nostra realtà quotidiana. Una ricerca non tendente all’astrazione ma composta da frammenti di oggetti, ingranaggi, motori, modanature, che hanno fatto parte della realtà vissuta in prima persona dall’artista. 
«Con IFA e BAF portiamo da anni a Bergamo due eventi di alto profilo che, oltre a dare lustro al nostro territorio, sono diventati degli appuntamenti nazionali di riferimento per tutto il movimento dell’arte e della cultura. La risposta del pubblico, sempre più competente e interessato, e con arrivi anche dall’estero, premia lo sforzo organizzativo che mira ad alzare costantemente il livello qualitativo delle due mostre. Forti dei risultati sin qui ottenuti, continueremo a investire sui due progetti, per promuovere l’arte e la cultura ad una platea sempre più vasta, pensando in particolare alle nuove generazioni», ha evidenziato Ivan Rodeschini, Presidente di Ente Fiera Promoberg. 
Tutte le informazioni qui e qui.

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