12 gennaio 2019

Bolsonaro manda a casa la cultura

 

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Il nuovo presidente di estrema destra del Brasile, Jair Bolsonaro, ha sciolto i ministeri della cultura, dello sport e dello sviluppo sociale, fondendoli in un unico dipartimento chiamato “ministero della cittadinanza”. A guidarlo sarà Osmar Terra, l’ex ministro allo sviluppo sociale sotto la legislazione di Michel Temer.
Incaricato il 2 gennaio a Brasilia, Terra ha dichiarato che i ministeri “si sono fusi, non sono scomparsi”.
Segretario alla cultura per questo “ministero combinato” sarà José Henrique Pires, ex direttore del dipartimento di arte e cultura dell’Istituto di scienze umane dell’Università Federale di Pelotas.
Entrambi sostengono le modifiche alla legge di Rouanet, uno statuto del 1991 che consente alle organizzazioni e ai privati di utilizzare fino all’1 per cento dell’imposta sul reddito per finanziare attività culturali, ma anche questa legge è stata presa di mira da Bolsonaro, che il mese scorso ha affermato che altro non si tratta che di un modo per sprecare risorse e che il suo governo inizierà “un rigido controllo delle concessioni”.
Creato solo nel 1985, il Ministero della Cultura in precedenza era già stato sciolto nel 2016, poi reintegrato nello stesso anno dallo stesso Temer, dopo le proteste dei leader culturali brasiliani.

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