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Una pittura che si fa scultura e una musica che diventa gesto. Trasformazione e sinestesia sono i termini entro i quali si muove il nuovo programma espositivo del CAMUSAC-Cassino Museo d’Arte Contemporanea che venerdì, 21 giugno, alle 18, presenterà “Irretito”, mostra di Michele Cossyro, e “Listening Eyes”, omaggio a Daniele Lombrardi, a cura di Bruno Corà, proseguendo nell’approfondimento dei percorsi di ricerca compiuti delle personalità più rilevanti nel panorama dell’arte contemporanea.
Le due mostre sono dedicate, rispettivamente, ad alcuni cicli pittorico-plastici realizzati da Cossyro dal 1985 a oggi e alla produzione segnica a base notativo-musicale di Lombardi, maestro della sperimentazione artistica del Novecento italiano e scomparso nel 2018. Le mostre resteranno aperte nel corso dei mesi estivi e fino all’apertura delle prossime iniziative autunnali e saranno presentate anche varie attività collaterali.
Michele Cossyro, nato a Valenza, Pantelleria, nel 1944, vive e lavora a Roma. Dal 1978 al 2011 è stato titolare delle cattedre di Decorazione nelle Accademie di Belle Arti di Catania, Urbino, Venezia, L’Aquila (che diresse dal 1987 al 1995) e Roma. Nel 2014 l’Accademia di Belle Arti di Roma gli ha conferito il titolo di Maestro Accademico Emerito. Dal 1970, ha presentato 60 mostre personali, ha partecipato a numerose rassegne e mostre in Italia e all’estero. È stato invitato alla Quadriennale di Roma (1975, 1986 e 2005), alla Biennale di Venezia (1984), alla Biennale di Milano (1989), di Basilea (1983) e di Menton (1974).
Nel primo periodo di formazione e di ricerca, Cossyro agisce nell’ambito di una personale Astrazione Fenomenica. Sono degli anni Settanta le metafore sul mare, le bande verticali, gli ami, le carene, i sugheri, le piume, le opere oggettuali, le ambientazioni, le frantumazioni, le disseminazioni e le installazioni, che espone nella Galleria Cortina di Milano e nella Galleria Artivisive di Roma. Verso la fine degli anni Settanta e per tutti gli anni Ottanta, interrogandosi sempre sullo spazio ambientale, Cossyro ha approfondito la sua ricerca partendo da emozioni, suggestioni e memorie mediterranee. Dal 2000 ad oggi la produzione artistica di Cossyro è rivolta soprattutto alla scultura e al mosaico.
Daniele Lombardi, compositore, pianista e artista visivo, nacque a Firenze, il 12 agosto 1946 e morì nella sua città, l’11 marzo 2018. Il suo lavoro è stato incentrato sulla musica delle Avanguardie degli inizi del Novecento, suonando in prima esecuzione moderna un grande numero di composizioni di musica futurista italiana e russa e autori come George Antheil, Leo Ornstein, Alberto Savinio, Alexandr Mossolov, Arthur Vincent Lourié.
Accanto all’attività di compositore e performer, nonché di storico e critico della musica contemporanea, dal 1969 ha sviluppato un’azione specifica di visualizzazione del gesto, del segno, del colore e della scrittura musicale. Proseguendo nella strada di Kandinskij, Lombardi giunse alla “muta musica mentale”, trascritta in grandi composizioni su carta, a base di nastri o fasce cromatiche, linearità libere, puntuazioni, macchie, campiture di colore sfumato, pause incolori fornite e considerate nel supporto, grafemi a inchiostro.
Tali componimenti visivi saranno in mostra al Museo di Cassino, come prosecuzione ideale della mostra del 2002, al Museo di Santa Maria della Scala, dal titolo “Ascoltare con gli occhi”.