03 agosto 2012

fino al 23.IX.2012 Rosa Barba Parigi, Jeu de Paume

 
Il cinema e i suoi elementi più peculiari sventrati, modificati. Tra pellicole non impresse, film, testi e proiettori decontestualizzati. Per creare sculture cariche di potenzialità espressive -

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Rosa Barba (Agrigento, 1972) si affaccia al Jeu de Paume con Vu de la porte du fond, preludio ad una mostra più importante presente da giugno al Kunsthaus Zürich e che proseguirà al Bergen Kunsthall da febbraio 2013. 
Curata da Filipa Oliveira, la mostra parte di un progetto satellite che si inserisce negli spazi interstiziali del Jeu de Paume, nei quali l’artista ha progettato appositamente delle installazioni tra l’ingresso, il sottoscala e l’auditorium che prevedono, tra le varie cose, una serie di proiettori rimaneggiati che restituiscono non immagini ma spazi di luce e una successione imprecisa di lettere che, come segni grafici, rendono un significato tutto da ricostruire. In Barba i film sono parte di un unico discorso da scoprire a mano a mano: la destrutturazione filmica e narrativa richiedono la partecipazione attiva dello spettatore che, dando forma all’opera, rivive l’esperienza come un insieme organizzato e non come una serie di elementi distinti; mentre, dal punto di vista della “installazione”, la frammentarietà si acutizza perché questa si appropria dei luoghi di passaggio dello spazio espositivo. 
Rosa Barba, They Shine, 2007, film 35 mm. Courtesy dell'artista, Carlier - Gebauer, Berlino e Giò Marconi, Milano © Rosa Barba
Nello scoprire i molteplici significati presenti nelle sue installazioni, spesso visibili da diversi punti di vista, Barba tesse un dialogo tra tempo, memoria e spazi espositivi. Come in The Hidden Conference: A Fractured Play, ad esempio: un film in 35 mm, ambientato nei depositi di un noto museo, che riprende sculture di epoche diverse mettendo in scena la loro parte più “umana”; un’opera che è parte di una riflessione più complessa sullo statuto e il laborioso percorso delle opere d’arte conservate in luoghi non accessibili al pubblico. Poi, ancora nell’auditorium, è presente un “proiettore-scultura” che sbobina una pellicola non impressa in direzione della cabina di proiezione. Sfidando così le convenzioni e spingendo oltre ogni limite il mezzo espressivo. 
livia de leoni
mostra visitata il 22 maggio 2012
Rosa Barba – Vu de la porte du fond
Jeu de Paume
1 place de la Concorde (75008) Parigi
Orari: aperto il martedì dalle 11 alle 21; dal mercoledì alla domenica dalle 11 alle 19
ingresso gratuito
Info: tel. 0147031250 – www.jeudepaume.org

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