19 luglio 2010

fino al 30.VIII.2010 Sanna Marander Pescara, Vistamare

 
Cosa ci fa un’artista svedese tra Kierkegaard, Benjamin e Magritte? Li esplora, se ne appropria, ne coglie gli enigmi. E li trasforma in non-sense...

di

Sanna Marander (Svezia, 1977; vive a Roma) è presente per la seconda volta presso Vistamare.
La prima fu nel 2008 in una mostra collettiva, The Absence of Birds, organizzata da Joseph Kosuth. Oggi la galleria accoglie, in
cinque luminose sale che si estendono su oltre 400 mq, una serie di opere
dell’artista svedese che vanno dal 2006 al 2009, tra cui Carta da parati e W.B.’s valise, mentre il filo conduttore della
mostra è la X, simbolo matematico dell’incognita.

Si apre al visitatore un universo in bianco e nero e, sin
dalla prima stanza, appaiono sulle pareti – con un segno leggermente
tremolante, attribuendogli così un effetto di movimento – i tratti di due
strani personaggi simili a un coniglio e a una lumaca, che sembrano cogliere,
dallo stato d’animo dello spettatore, domande quali “what’s happening next?” e “what’s happening now?”. Il che riporta al significato
dell’opera d’arte e alla sua valenza estetica.

Si cambia sala alla ricerca della soluzione dell’enigma ma
questo resta tale; i dubbi si accrescono, così come le domande e le risposte
tra i due simpatici personaggi, “Like a riddle?” e “Like a relation!”. La presenza ripetitiva
dell’incognita esplode in una serie di ventinove X di varie dimensioni che
appaiono sulle quattro pareti dell’ultima sala, a circondare una vecchia
valigia nera. Forse quella scomparsa con Walter Benjamin nel 1940?


L’esposizione svela i punti di riferimento dell’artista,
tra cui Magritte
e il suo quadro La clef des Songes, Benjamin in una fotografia – che rimanda al concetto del
filosofo sulla riproducibilità tecnica dell’arte e la sua conseguente perdita d’aura
– e, ancora, la lettera indirizzata alla signora X, che fa riferimento a uno
scritto di Kierkegaard di quasi 200 anni fa. Tutti elementi che, combinati fra
loro, sembrano non avere un senso, ma che sorprendono. Per un’arte concettuale legata
alla rappresentazione iconica e che in Marander sfonda i pilastri della logica.

Nella sua essenzialità, la X va oltre il valore d’incognita
per diventare segno di divieto sulla parola persiana ‘valigia’, vietata oggi in
Iran. Da simbolo a puro segno a cui lo spettatore-lettore attribuisce, durante
il percorso dell’esposizione, un significato diverso e personale. Si può quindi
parlare, più che di un’opera compiuta, di un progetto di opera, di spunti di
discussione, di ritagli d’idee.


Interessante infine il libro d’artista Catalogue, che raccoglie in brevi storie a
fumetti, tra dubbi e ironia, le opere della svedese.

livia de leoni

mostra visitata il 3 luglio 2010


dal 14 aprile al 30 agosto 2010

Sanna
Marander – To Ms X

Galleria Vistamare

Largo dei Frentani,
13 – 65127 Pescara

Orario:
martedì e giovedì ore 10-13; da mercoledì a sabato ore 16.30-19.30

Ingresso
libero

Catalogo Mer
Paperkunsthalle, € 30

Info: tel./fax
+39 085694570;
info@vistamare.com; www.vistamare.com

[exibart]

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