26 ottobre 2013

Fino al 31.X.2013 Street Art Tour Paris 13 – Parigi

 
Siamo agli sgoccioli! Solo pochi giorni per visitare i nove piani dell'arcinota Tour Paris 13. I 4.500 m2 vengono presi d'assalto ogni giorno da centinaia di visitatori per godersi le opere di un centinaio di artisti tra i maggiori della street art mondiale -

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Rimarrà impresso nella memoria della città il magnifico progetto della Tour Paris 13, voluto dalla Mairie del 13° arrondissement e dalla parigina Galerie Itinerrance con la partecipazione del Grand Jeu nella persona di Christian Omodeo che ha curato il made in Italy coinvolgendo ben 14 artisti italiani. Prevista infatti per la fine di ottobre la chiusura di questa vecchia residenza di ferrovieri che, destinata alla distruzione, farà posto a nuovi alloggi sociali. Una mostra effimera dunque che ha permesso di fare il punto sulla Street Art anche se per il suo pluralismo artistico sembra impossibile inserirla in rigide classificazioni.
Orticanoodles a La Tour 13, Parigi
Ma in questa molteplicità la tour ha creato, in qualità di edificio urbano, un punto d’incontro e di confronto tra gli artisti che risiede nel partecipare ad un processo di trasformazione di uno spazio privato in uno spazio pubblico, in cui i 36 appartamenti con porte divelte sono rimasti aperti a tutti. Perlopiù gli street artist agiscono nei luoghi pubblici, insomma a cielo aperto, per cui per molti il progetto della Tour Paris 13 ha rappresentato una sfida, cioè quella di imbattersi con uno spazio chiuso che porta in sé connotazioni personali come i colori delle pareti o anche banali tracce sui muri, ma anche con la consueta “messa in scena” che vuole che ogni elemento, vuoi del bagno o della cucina, sia in un posto preciso e non in un altro. Quindi, oltre a poter apprezzare le varie opere artistiche, si può vedere come lo spirito della street art riesce a capovolgere le relazioni dell’uomo col suo ambiente, nella strada lo fa per esempio confrontandosi con stilizzate immagini pubblicitarie, qui trova un altro muro da abbattere, cioè quello dello spazio privato di appartamenti confezionati su misura. Di fatto alcuni artisti hanno ricreato gli spazi, le superfici e i volumi architettonici sfasciando le sterili e consuete relazioni tra le stanze e i loro componenti, come pavimento, soffitto e pareti. Vedi Sambre che ha recuperato le porte degli appartamenti della tour per ripensare completamente una stanza al piano superiore della torre. In quest’ultima ha creato un gioco prospettico realizzato con due muri obliqui fatti di porte accorpate irregolarmente, questo è accentuato da una pavimentazione di piastrelle quadrate, qui dallo spazio fisico si passa a quello mentale e viceversa. Mentre Moneyless crea una struttura dalle venature impercettibili reinventando così una geometria dello spazio, Etnik invade una stanza con forme cubiche e rami che si aggrappano alle pareti e poi la chiude per far intravedere il suo contenuto attraverso uno spioncino, dal canto suo Stew ricrea una foresta immaginaria in bianco e nero, mentre Katre rimaneggia un appartamento che presenta semidistrutto come da un terribile terremoto, in cui mucchi di calcinacci dialogano con i murales. Infine, tra i tantissimi, anche Pantonio che dipinge sulle pareti fantastiche lepri nere, così come sul muro esterno dell’edificio, queste sembrano aver strappato da terra, nella loro corsa impetuosa, le lamelle del parquet che l’artista ha plasmato a mo’ di piramide sbilenca. 
Livia De Leoni
dal 1 ottobre al 31 ottobre 2013
Tour Paris 13
rue Fulton 1-5 
75013 Parigi
Info: www.legrandj.eu 
www.itinerrance.fr 

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