22 aprile 2016

Fino al 6.V.2016 Pedro Cano, La memoria della città PRAC, Napoli

 

di

Ritorna a Napoli, a distanza di un anno, l’artista spagnolo Pedro Cano (1944) con una serie di acquerelli che rappresentano paesaggi e architetture di diverse aree del mondo: Italia, Grecia, Siria, Marocco, Libano, Transgiordania. In tutto, 40 preziose opere su carta, di diverso formato e realizzate in questi ultimi tre anni. Di fronte alle caotiche proposte messe in atto da alcuni artisti, Cano potrebbe essere considerato inattuale, per la determinata attenzione a trattare la città, non intesa semplicemente come copia della realtà ma evocata in una dimensione più intima e segreta, dal potere evocativo e misterioso.
Tutto il lavoro svolto in questi anni nasce dall’incontro con Italo Calvino, dalla lettura del volume “Le Città Invisibili”, dal costante dialogo, silenzioso e ancora vivo e profondo, tra letteratura e pittura, tra parola scritta e immagine. Lo stesso Calvino scrive: «così mi sono portato dietro questo libro delle città negli ultimi anni, scrivendo saltuariamente, un pezzetto per volta, passando attraverso fasi diverse», aggiungendo «sarò eternamente riconoscente a Chichita Calvino per aver messo nelle mie mani le città, porto di partenza per questo viaggio indimenticabile».   
Pedro Cano, Cuma. La memoria delle città
Pedro Cano è ancora un viaggiatore instancabile che ama ritrarre dal vero la realtà in un contatto profondo alla ricerca dell’emozione. Nei suoi acquerelli la luce e lo spazio hanno la capacità di dialogare con il tempo e l’immaginazione, in un rapporto profondo che si condensa in una materia lieve e nella dimensione più oscura e ignota. Le opere in esposizione alla galleria di Piero Renna sono la rappresentazione lirica dell’architettura che diventa presenza coinvolgente, essenza artificiale della vita dell’uomo, la sola a poter dialogare con l’osservatore. Del resto, l’acquerello, per sua particolare caratteristica, si presta a questa messa a fuoco insolita del reale, in cui le trasparenze e l’indeterminatezza definiscono un mondo provvisorio, al di là di ogni certezza. Una ricerca in cui l’architettura della città, relazionandosi con la luce e il tempo, non ammette alcuna presenza umana, che tuttavia s’intuisce ugualmente. Una rappresentazione di un tempo trascorrente e fluido, che si condensa provvisoriamente sulle cose senza mai definirsi in modo assoluto. Le opere sono presentate, per espressa decisione dell’artista, senza cornici, semplicemente fissate su supporto di tela grezza raggruppati a gruppi alla parete della galleria, da percepire come tracce provvisorie di un viaggio ancora da ordinare.  
Pedro Cano è un grande visionario, in cerca di motivate suggestioni che possano dare senso a ciò che si chiama realtà. Non una inoffensiva rappresentazione ma un insolito evocare, piuttosto che descrivere, con un procedimento vicino alla sineddoche. Per Cano, l’arte è immaginazione, emozione, ricerca di un tempo plurimo in una dimensione sofferta, intima e nello stesso tempo trascorrente. Come l’artista ha dichiarato: «Io lotto con il foglio di carta, ingaggio con la carta una vera lotta», in cerca di un senso da dare a questa nostra realtà.  Una poetica che condivide la dimensione dell’apparizione provvisoria e insostanziale, alla ricerca del tempo, di un tempo evanescente che si deposita nelle cose, nei luoghi della memoria e che, qualche volta, sfiora persino di essere azzerato e quasi diventare pura astrazione. 
Sandro Bongiani
mostra visitata il 12  marzo  
Dall’11 marzo al 6 maggio 2016
Pedro Cano, La Memoria della città
P.R.A.C Piero Renna Arte Contemporanea 
Via Nuova Pizzofalcone, 2 – 80132, Napoli 
Orari: dal martedi al sabato, dalle 17 alle 19.30 e su appuntamento 
Info: 081 7640096, prac@galleriarenna.com

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