24 luglio 2014

Fino al 26.VII. 2014 Serie inversa_Exh#02 Progetto Diogene, Torino

 
Tre artisti ed uno spazio davvero inusuale. Le forme del quotidiano si fondono a lavori più concettuali per un progetto che alla sua seconda edizione conferma la propria natura interdisciplinare -

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Metti una “collezione di persone” in uno spazio espositivo inusuale, una autorimessa in disuso nel quartiere Vanchiglia, a Torino e un collettivo indipendente di artisti e otterrai la mostra site specific organizzata dal Progetto Diogene per la seconda edizione di Serie inversa. 
Per l’occasione sono stati invitati tre artisti scelti tra i partecipanti a Collecting People: Francesca Ferreri (1981), Pinuccio Revello (1968) e Arianna Uda (1985). Il progetto espositivo è concepito come il risultato finale di un percorso di confronto interdisciplinare  volto ad attivare nuove e inaspettate collaborazioni. 
Le sculture di Francesca Ferreri Eterocronie (Integrazioni), conservano appena sotto la superficie i ricordi delle vite passate degli oggetti inglobati nella colata di gesso pigmentato. Non si tratta di semplici assemblaggi, ma di ri-costruzioni in cui elementi quotidiani  vengono integrati tra loro per dare forma ad un oggetto immaginario in bilico tra passato e futuro. 
Lo strato di gesso non uniforme lascia trasparire scritte e decori degli oggetti che furono, dando la sensazione di una trasformazione ancora in corso. Le sculture condensano l’idea di un organismo le cui parti, pur mantenendo la loro singolarità, non potrebbero esistere se non insieme. Nella serie Quaderno a cancelli le linee tracciate dall’artista sulle pagine ingiallite di un vecchio registro contabile, scarabocchi eleganti e delicati, creano una sorta di perturbazione nella rigidità della griglia stampata, modificandone radicalmente la percezione, indagandone le possibilità, riattivando l’oggetto con l’aggiunta di pochi tratti a penna. 
Pinuccio Revello presenta gli esiti del progetto La Causa del Nulla – opposti e riflessi, uno studio matematico-filosofico che traduce le infinite possibilità dell’esistenza nella successione di Fibonacci, scala di misura utilizzata per ritrovare il nesso tra il punto d’origine, la causa del Nulla, e la Moltitudine, identificando un proprio centro fondante. La ricerca si concretizza formalmente nello spazio attraverso un dispositivo circolare composto da un disegno, tre sculture ed un video in una visione fatta di continui rimandi. 
I tre lavori di Arianna Uda dialogano tra loro in un gioco di sospensioni e accelerazioni nel tentativo di catturare l’istante, carico di possibilità e di aspettative, che precede un avvenimento decisivo. Quel momento che per sua stessa natura è destinato ad essere dimenticato. Modulo per l’isolamento di un corpo nell’esercizio delle sue funzioni politiche è una riproduzione essenziale di una cabina elettorale, un luogo fisico e allo stesso tempo ideale, che isola l’individuo dai condizionamenti esterni nel momento della sua massima espressione in quanto parte della collettività. L’attimo perfetto è un video che ripropone ossessivamente, con un fermo immagine, l’attimo appena precedente all’incidente ferroviario avvenuto a Santiago di Compostela alle 20.41 del 24 luglio 2013. E poi, all’improvviso, due fotografie che cercano di fissare il momento in cui tutto può succedere, il punto di non ritorno, il momento dell’ispirazione, in cui è nata l’idea dei lavori in mostra.
Marianna Orlotti
mostra visitata il 14 luglio

Dal 9 al 26 luglio 2014
Serie inversa_Exh#02 Francesca Ferreri / Pinuccio Revello / Arianna Uda
Progetto Diogene, via Poliziano 32, 10153 Torino
La mostra è visitabile su appuntamento 

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