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Dalla sua pagina twitter Dario Franceschini lo annuncia così: “Il Decreto Art Bonus ora è legge. Abbiamo un grande investimento nazionale su cultura e turismo”.
Passa oggi al Senato, con 159 si e 90 no, la prima proposta del Ministero dei Beni Culturali nato sotto l’era di Matteo Renzi, che prevede l’introduzione annuale di una Capitale della Cultura tra le città italiane, la deducibilità del 65 per cento delle donazioni devolute per il restauro di Beni Culturali pubblici, biblioteche e archivi, e una serie di agevolazioni fiscali per favorire la competitività del settore turistico attraverso la sua digitalizzazione e la ristrutturazione e riqualificazione degli alberghi.
E poi le misure speciali per Pompei e la Reggia di Caserta, il recupero e la sovvenzione di progetti legati alle periferie, le semplificazioni amministrative in campo turistico, le foto libere nei musei, il riesame dei pareri delle soprintendenze.
«L’Artbonus abbatte due barriere: la prima è quella esistente tra pubblico e privato, la seconda è quella tra tutela e valorizzazione. Veniamo da anni di tagli è arrivato il momento di investire», ha dichiarato il Ministro, che ha incalzato: «Finalmente anche in Italia ci sono strumenti fiscali adeguati per sostenere la cultura e rilanciare il turismo. Adesso non ci sono più scuse». Nessuna parola, invece per lo stop alla riforma MiBACT, come vi abbiamo raccontato oggi nella nostra Lavagna.
E così, dopodomani, quando il Ministro presenterà in via del Collegio Romano le prossime azioni del Governo in materia di turismo, riportando anche i dati dell’Osservatorio Nazionale del Turismo, forse per una volta ci sarà un motivo in più per ripartire con un pizzico di ottimismo in più. Senza scuse?