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C’è in mezzo il tema sacro con l’Annunciazione, l’idea della velocità folle e di un conseguente incidente fatale, e c’è la metafora della violenza attraverso i tasti di un pianoforte disegnato su un muro. Sono le tre “favole” nere che la Collezione Pinault mette in scena al Teatrino di Palazzo Grassi da domani al prossimo 8 settembre.
Ma chi sono i protagonisti? Eija-Liisa Ahtila, finlandese classe 1959, che nei suoi video descrive spesso le condizioni di vita di persone affette da problemi psichiatrici, ossessionate da paure o autentiche fobie nelle quali presente e passato si confondono è l’autrice del corto The Annunciation, ispirata dal Vangelo di Luca con una serie di riferimenti alla storia dell’arte. Jonathan Livingston è invece il film di otto minuti del francese François Curlet, ispirato dalla commedia drammatica Harold e Maude e che ritrae, come annunciato, un personaggio che con la sua Jaguar trasformata in un carro funebre vaga attraverso la campagna aperta. Piano Chair è invece il video di Robin Rhode, sudafricano classe 1976, in cui un uomo affronta il pianoforte disegnato sul muro, metafora della violenza delle strade nello stato più occidentale del continente nero, attraverso la costruzione di un alter ego. Solcando i terreni di storie che prendono forma attraverso materiali cari anche ad un altro sudafricano illustre: William Kentridge: sapone, carboncino, gesso e pittura. Tre appuntamenti per chiudere l’estate con velo nero, ma non troppo. www.palazzograssi.it