29 agosto 2014

Archivio web, ma incerto. Perché una mostra non basta! Ecco il nuovo progetto di Olafur Eliasson, in occasione della sua personale al Louisiana di Copenhagen

 

di

Olafur Eliasson, Untitled, 2012. Digital print. Courtesy of Studio Olafur Eliasson
La mostra al Louisiana non gli bastava, e così si è inventato un museo (antologico) virtuale. È la nuova idea di Olafur Eliasson, che in occasione di “Riverbed”, la sua mostra nel prestigioso centro danese alle porte di Copenhagen, ha messo online – all’interno del suo nuovo sito – la sezione Your uncertain archive, ovvero una camminata quasi senza fine tra opere, fotografie, disegni, scritti, progetti e desideri usciti direttamente dallo studio dell’artista. Sì, proprio un “Mapping the studio”, come la celebre opera video di Bruce Nauman, che però in questo caso effettua un lavoro di archiviazione, che attraverso la tecnologia WebGL e il three.js permette di vedere in toto, e in 3D, un’ulteriore collezione dell’artista. Forse decisamente più intima e privata rispetto alle sale del Louisiana, con la loro selezione. «Sono entusiasta che Your uncertain archive sia finalmente aperto al mondo. Si tratta di una macchina di produzione di realtà, costruita per generare nuovi contenuti attraverso la vicinanza e il contatto, ed è una fonte di grande ispirazione per me: un archivio vivente che si espande continuamente», lo ha definito lo stesso Eliasson. Volete farvi un giro e forse saperne di più su questo artista, classe 1967 e di base a Berlino, cliccando a destra e a manca in questo “catalogo generale”, piuttosto che saltando da un’opera all’altra nelle sale di un museo? www.olafureliasson.net/uncertain 

2 Commenti

  1. Bello archivio.Ho visto con entusiasmo la sua mostra a S.Francisco diversi anni fa e altre opere successive. Molti giovani artisti le citano.

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