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«La mia fotografia è stata usata in maniera ignorante, come sono loro, quindi li denuncio». Così un inalberato Oliviero Toscani contro Fratelli d’Italia, che ha utilizzato un’immagine del fotografo in una campagna contro le adozioni di figli da parte di coppie omosessuali. Tutto è nato a partitre dalla recente cronaca che ha visto il Tribunale per i Minorenni di Roma riconoscere l’adozione di una bimba, figlia biologica di due conviventi, primo caso in Italia di “stepchild adoption”, ovvero l’adozione da parte di uno dei due componenti di una coppia del figlio, naturale o adottivo, del partner.
La fotografia di Toscani, a cui è stato appiccicato lo slogan “Un bambino non è un capriccio”, apparteneva ad vecchia campagna pubblicitaria nata per spiegare l’esatto contrario, ovvero come siano possibili varie possibilità di famiglia. Ovviamente, accortisi della gaffe, sono poi arrivate
le scuse di Fdi al fotografo: «Gentile Oliviero Toscani la foto in questione è stata presa dal web da una nostra realtà locale ma non è un’iniziativa ufficiale. I ragazzi l’hanno usata perché non aveva il copyright indicato e pertanto considerata di pubblico dominio. Abbiamo dato indicazione di sostituirla. Nel merito, ci scusiamo per l’accaduto perché rispettiamo il diritto d’autore», ha riportato una nota del partito di La Russa e Meloni. Secca la risposta di Toscani: «Non basta!». Oltre al diritto d’autore al copyright, viene da dire, il partito forse non si è ricordato della “politica” di Toscani, e dei temi che spesso, bene o male, ha sollevato con le sue campagne. E così anche stavolta la destra italiana ha giocato goffamente, ancora, fuori tempo massimo e oltre i propri limiti.