20 settembre 2014

Dopo il sisma la “Lucic Schizophrenia” di un’Italia che non rispetta il suo patrimonio. A Monditalia un week end per riparlare di tutela, paesaggio e del caso L’Aquila

 

di

L'Aquila's Post-Quake Landscapes (2009-2014), Progetto C.A.S.E., Paganica
Saranno presentati oggi gli allestimenti degli studenti sull’Accumulator wall alle Corderie, risultato di un workshop dei giorni scorsi con ETICity e i responsabili didattici delle Università partner (IUAV, Roma Tre, L’Aquila), che hanno messo al lavoro 50 studenti di laurea magistrale provenienti da diversi atenei italiani e differenti ambiti disciplinari per analizzere casi studio di trasformazioni di città e territori italiani sui tre temi della dismissione, distruzione e abbandono.
Un momento di ricerca e riflessione collegato al progetto L’Aquila’s Post-Quake Landscapes (2009-2014), presentato a Monditalia dal fotografo e architetto Andrea Sarti e dall’architetto urbanista Claudia Faraone, che hanno realizzato un’installazione con 36 foto che testimoniano le trasformazioni territoriali, architettoniche e sociali che hanno interessato L’Aquila in seguito al terremoto del 2009 e agli interventi successivi. 
Oggi, dalle 15, e domani dalle 10 alle 13, i risultati del workshop saranno discussi e  si potrà effe turare una visita guidata, mentre – sempre domani – dalle 14.30 vi sarà una tavola rotonda dove a parlare saranno i promotori di iniziative per la gestione o sperimentazione sul patrimonio urbanistico-ambientale, come il caso dell’isola di Poveglia a Venezia, quello di Officine OZ a Roma, e quello di Appello per L’Aquila, ognuno nella sua specificità e differente condizione. Una ulteriore possibilità per riflettere su un tema decisamente caro, e costato carissimo prezzo in tutti i sensi, per l’Italia intera e il suo paesaggio.

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