20 settembre 2014

Gaetano Pesce vandalizzato nella piazza del MAXXI. Ma il museo non si ferma, e già predispone il restauro dell’opera

 

di

Gaetano Pesce, Il tempo della diversità. foto Musacchio Ianniello, courtesy Fondazione MAXXI
Risveglio amaro stamattina per il MAXXI, nel pieno del suo week end delle Giornate Europee della Cultura. Stanotte in piazza Boetti è stata vandalizzata l’opera UP 5&6, la poltrona in versione gigante (è alta sette metri) a forma di donna che Gaetano Pesce ha realizzato nel 1969 e che ha voluto “bigness” per la mostra romana proprio per denunciare la condizione femminile e sottolineare l’attualità del tema.
Le pareti interne, che riportano una serie di questioni sulla condizione di sofferenza della donna nel mondo e uno speciale tributo a Malala Yousafzai sono state attaccate in vari punti da ignoti.
«Un atto che ci colpisce e ci addolora profondamente. Negli ultimi tempi ci siamo impegnati moltissimo  per aumentare l’offerta culturale gratuita del museo, nella convinzione che, in epoca di crisi,  sia un dovere sostenere i consumi culturali e consentire a tutti di poterne fruire.  Questo atto vandalico è un brutto segnale di inciviltà che tuttavia non ci fermerà», ha sottolineato Giovanna Melandri.
«Avevo concepito questa struttura 45 anni fa per denunciare la condizione di prigionia a cui la donna è condannata dai pregiudizi maschili. Una condizione evidentemente oggi più attuale che mai: sono dispiaciuto e anche preoccupato», è stato invece il commento di Pesce. Predisposti subito gli interventi di restauro, ma quel che farà sicuramente meglio al museo in questi giorni è l’affluenza di un pubblico consapevole. Anche delle difficoltà dell’arte nell’esporre temi scomodi. 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui