12 ottobre 2014

Portare le opere a scuola. Lo annuncia il Ministro Franceschini, tra i futuri progetti d’intesa Miur-MiBACT

 

di

Mattia Preti, Madonna di Costantinopoli, particolare
Come fare, esattamente, non è chiarissimo. Ma Dario Franceschini ha annunciato che tra i futuri programmi del protocollo d’intesa scolastico, firmato tra MiBACT e MIUR, c’è anche la possibilità di portare un’opera d’arte a scuola.  «La prima sarà la Madonna di Costantinopoli di Mattia Preti, in una scuola napoletana. Facciamo girare le nostre opere spesso ossessivamente nelle mostre, ora mandiamole a scuola», ha detto il Ministro, proprio a Napoli. 
La città partenopea dovrebbe essere in effetti proprio la prima tappa del programma, in un progetto che vuole essere «un modo concreto e simbolico per riavvicinare e educare gli studenti alla grande bellezza del nostro patrimonio culturale». 
E c’è anche però l’altro importante nodo: non si tratta solo di ricreare il museo a scuola, ma anche di tutelare quella materia che, in teoria, i giovani al museo dovrebbe avvicinare: la storia dell’arte.  
Su questo il Ministro ha riportato che «La riforma della scuola segnerà il ritorno della storia dell’arte, non più come ora “residuale”». E non di poca importanza, come dichiarato da Confindustria in occasione del sondaggio online lanciato dal Premier Renzi, labuonascuola, che annuncia proprio di voler riprendere l’educazione dei futuri cittadini italiani anche dall’arte e dalla musica. 

1 commento

  1. Ottima idea, ma non bisogna ripristinare la STORIA dell’arte, ma L’ARTE cioè insegnare a disegnare e dipingere ai bambini delle elementari come ha fatto la nostra Fondazione con un progetto sperimentale L’ARTE VA A SCUOLA realizzato nel 2011 in una scuola della periferia romana dove forte è il disagio sociale. Ma tutte le Istituzioni sono rimaste sorde ai nostri appelli!!! Dario Cusani presidente Fondazione Cusani Onlus

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