20 ottobre 2014

Lezione di arte contemporanea in metropolitana. A Napoli si può, e pure gratuitamente!

 

di

Uno scorcio della stazione Toledo di Napoli
Si riparte il prossimo mercoledì, con la terza edizione di “MetroArt Focus Tour”. Il primo appuntamento è alle stazioni Stazioni Dante e Garibaldi con le opere di Alfano, Kosuth, Pistoletto; la settimaa successiva a Museo e Toledo; il 5 Novembre a Montecalvario e Materdei, e infine, il 12, a Università e Vanvitelli, tra arte, scienza e tecnica. Esatto, siamo a Napoli, e le aule dove imparare il contemporaneo (ma anche la storia antica della città), sono gli atri del sottosuolo, nella metropolitana più artistica del mondo, elogiata anche – ricordiamolo – dal New York Times. Quattro mercoledì, a cura di Maria Corbi e Luisa Lepre, dalle 10.30, per far conoscere in maniera più approfondita ai cittadini e turisti uno tra i più ricchi patrimoni pubblici d’arte contemporanea del mondo, in maniera completamente gratuita. 
«Una metropolitana vuol dire anche stazioni: perché limitarsi a soluzioni puramente ingegneristiche e non trasformare questi luoghi in oggetti architettonici di pregio, con sistemazioni urbane di qualità e che invoglino a usare sempre di più il mezzo pubblico su ferro eliminando il profilo dimesso, punitivo che spesso comunicano tunnel, scale mobili e piattaforme? Perché non arricchire di valori estetici un grande servizio pubblico, coniugando funzionalità e cordialità?», aveva scritto dalle colonne di Repubblica Francesco Erbani, molto tempo fa. Ora che Napoli sotto questo punto di vista non solo è funzionale, ma anche cordiale, è giusto trasmettere il valore che le Stazioni dell’Arte debbono meritare. E che l’elogio americano serva ancora una volta come volano per il futuro.

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