24 ottobre 2014

È tempo di scienza, a Genova. E in occasione del Festival in città sbarca anche l’arte. Che stavolta parla di nanotecnologie

 

di

Lorena Pedemonte Tarodo, Shelter, 2014

Oltre 300 eventi sparsi sul territorio della città di Genova, da oggi al prossimo 2 novembre. Più di una settimana per scoprire il Festival della Scienza, che quest’anno avrà come tema il grande nodo del “Tempo”. Palazzo Ducale, l’Osservatorio Astronomico, Palazzo della Borsa, Abbazia di San Bernardino, Fondazione Renzo Piano saranno solo alcuni dei luoghi che ospiteranno tutte le attività, delle conferenze ai laboratori per piccoli, di questa nuova edizione della rassegna. E poi c’è ScienzainWeb, nuovo progetto multimediale realizzato da Telecom Italia e Festival della Scienza, per promuovere  una selezione di contenuti del Festival con il grande pubblico del web grazie allo streaming live e on demand. 
“C’è un tempo proprietà della coscienza, che definisce presente, passato e futuro, e un tempo della scienza, successione di istanti e simultaneità, che non trascorre, ma semplicemente è. Il tempo è talmente evidente da essere materia quotidiana sia dello scienziato che del filosofo: entrambi non hanno ancora raggiunto risposte definitive sulla sua natura. In quanto grandezza misurabile è divenuto parte della scienza con Galileo e Newton: dopo Einstein è divenuto argomento a sé. Le implicazioni della teoria della relatività ci hanno restituito un tempo elastico, dilatato dal moto e dalla gravitazione, che scorre non più uniforme, che forse può addirittura essere viaggiato. Tuttavia, per noi che viviamo a velocità quotidiane, lontane da quelle folli e relativistiche, il tempo è quello scandito dalle stagioni e dagli anni, dai frutti della terra e dai raccolti, dai meccanismi biologici che si mantengono sincroni al ciclo naturale dei giorni e delle notti, dall’accumularsi della memoria e delle esperienze”, si legge nello statement della manifestazione, che quest’anno ha come Paese partner la Francia.
E in occasione del “Tempo” non mancano, come annunciato, una serie di mostre d’arte, compresa Spillover, al Munizioniere di Palazzo Ducale: un viaggio nel futuro sperimentale delle nanotecnologie ad opera di un gruppo di artisti che Investigano nuovi  materiali ,con riferimento a una piattaforma open source , attivata nell’ambito del progetto The Transparent Dream presentato da AMY D arte spazio lo scorso maggio. Qui l’arte si fonde con una serie di realtà industriali, e di prodotti, come Shelter dell’artista cilena Lorena Pedemonte Tarodo, che utilizza per il suo progetto l’Aeropan , della AMA Group Spa , pannello termoisolante composto da nanotecnologie in Aerogel accoppiato ad una membrana traspirante in polipropilene, anche l’intervento Mind The Gap dell’artista polacca Maria Wasilewska
Da domani, invece, all’Accademia Ligustica potrete scoprire come “Proteggere e conservare il manufatto artistico”: dalle 14.30 alle 18.30, ogni giorno, una visita molto particolare alle sale del Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti consentirà di scoprire problematiche e soluzioni per la migliore tutela delle opere, chiarendo perché siamo coinvolti in una continua lotta contro il tempo.

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