Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Diventato famoso per le sue sculture sottomarine, stavolta l’artista Jason Decaires Taylor ha esagerato. Nella costa occidentale di New Providence, alle Bahamas, ha “appoggiato” al fondale Ocean Atlas, statua che fa riferimento al dio greco Atlante, colui che sorreggeva il mondo, ma che invece stavolta raffigura un giovane locale sostenere il “soffitto” dell’oceano. Stavolta, però, si tratta della più grande scultura singola ad essere mai stata inserita in un paesaggio sottomarino, sessanta tonnellate di peso a cinque metri dal pelo dell’acqua.
Commissionato dal Bahamas reef environment educational foundation, l’obiettivo è di creare un giardino subacqueo in onore del fondatore dell’istituzione, Nicholas Nuttall. Costruita con i materiali a pH neutro sostenibile, la scultura creerà un reef artificiale per la vita marina e attirerà i turisti. Con gli oceani del mondo attualmente sull’orlo del collasso a causa della pesca eccessiva, riscaldamento globale e inquinamento delle acque, il pezzo incarna simbolicamente l’onere (e l’onore) che si richiede alle generazioni future nel prevenirne il crollo.