27 novembre 2014

L’editoria indipendente, che salone “Sprint”! Torna a Milano la seconda edizione della rassegna, capitanata da ‘O

 

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Tutto parte da ‘O, lo spazio di via Pastrengo nel quartiere Isola a Milano, che per il secondo anno lancia Sprint, il Salone dell’Editoria Indipendente che debutta a Milano domani e andrà avanti fino a domenica. 
Curato e disegnato dall’artista Dafne Boggeri, Sprint quest’anno avrà al suo interno qualcosa come 50 publishers e una serie di artisti e ospiti internazionali, nonché una serie di eventi collaterali composti da talks, performances e due workshops (Palestra Espressiva, con il collettivo artistico Barokthegreat da ZonaK, e Risogrrraph, con Julien Fischer di RatsCollective, da Studio ATTO). Ovviamente però c’è anche il vero e proprio Salone, allestito da ‘O, e che quest’anno vede la collaborazione anche con il Premio Furla: nella sezione “Blade Banner” sarà presentata un’installazione di moduli in tessuto stampato nelle dimensioni di 1 metro per 1 metro, come pixel ideali dall’immaginario degli artisti finalisti del Premio per il 2015: Luigi Coppola, Maria Adele Del Vecchio, Francesco Fonassi, Maria Iorio e Raphael Cuomo, Gian Maria Tosatti.
E all’Isola, dove poter andare? Per esempio seguire le attività del Teatro Verdi, MiCamera, lo spazio privato per l’arte Agalma, l’associazione Zona K, il già citato Studio ATTO, la galleria Ostrakon, lo studio dell’artista Matias Guerra, la Tavola Calda Vivà by Cheos, gli Errecì Studios: tutti spazi che, in qualche modo, saranno coinvolti in Sprint con una sezione, un autore, un happening o una proposta della rassegna.  
E poi ci sono “gli altri”. Per esempio Vegapunk, lo spazio indipendente di via Lazzaro Palazzi, zona Porta Venezia, che organizza con Ex Voto – radical public culture lo spettacolo Sonar Touch, domenica. Nella giornata saranno presentati i video bizzarri di Daniela De Paulis Moon Relay e Le Voyage dans la Lune e la fanzine Occulto, magazine di scienza, arte e originalità che ha come motto “we need more disciplines in here” (abbiamo bisogno di più discipline qua). 
Un appuntamento “locale” che ha una ben determinata accezione, spiegano da ‘O: “è un principio di condivisione e di accoglienza verso le persone, i progetti e le idee. Anche la forma di completa gratuità è un elemento importante: per gli espositori la partecipazione è su invito e gratuita, così come l’ospitalità”. E voi non mancate! 

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