16 aprile 2015

Milano Design Week/Domus talent scout, con “Youthful Stories”. Ecco i progetti giovanili di dieci ex ventenni diventati parecchio famosi

 

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Una mostra sincera quella organizzata da Spazio Domus in occasione del Fuorisalone 2015 di Milano. Una raccolta di testimonianze e materiali per svelare, per la prima volta, le esperienze giovanili che hanno contribuito a formare le personalità di dieci Maestri del Design contemporaneo: Alessandro Mendini, Mario Bellini, Paolo Rizzatto, Alberto Meda, Antonio Citterio, Michele De Lucchi, Jasper Morrison, Humberto e Fernando Campana, Konstantin Grcic, Ronan e Erwan Bouroullec. Oggetti, fotografie, schizzi e bozzetti mai visti, prototipi e filmati d’archivio accompagnano il visitatore in un percorso alla scoperta di riflessioni e intuizioni che hanno caratterizzato i vent’anni dei protagonisti mostrando come in passato i giovani talenti abbiano saputo alimentare un fuoco interiore ribaltando punti di vista e chiavi d’interpretazione della contemporaneità. Filo conduttore il fatto di essere stati tutti scoperti, lanciati o pubblicati da Domus.  
L’evento, organizzato in collaborazione con Lexus, ha l’obiettivo di celebrare gli esordi di alcuni tra i più importanti designer ma anche di rappresentare «un invito all’ottimismo, a guardare avanti, a non perdersi d’animo» spiega il Direttore Nicola Di Battista che identifica nell’attuale crisi il prezzo da pagare per passare da un’epoca a un’altra. Passaggio epocale che ritorna nelle parole di Antonio Citterio: «La mia generazione era, per certi aspetti, sprovveduta: aveva una formazione per lo più autodidatta e questo permetteva di ignorare le cose già fatte da altri. Quando si è giovani, si ha l’arroganza “del fare”». Una differenza generazionale che rende i tempi attuali notevolmente diversi in termini di possibilità e opportunità per i più giovani, costretti all’autoproduzione e a confrontarsi sempre di più con un sistema produttivo che fa del progetto una componente e non più un’entità a se stante. Una mostra ricca di pensieri, ambizioni e speranze per celebrare la fertilità della giovinezza e ispirare le future generazioni di designer a costruire la propria strada con ottimismo e curiosità. (Tiziano Manna)

2 Commenti

  1. YOUTFUL o YOUTHFUL ??

    ahahahah!!! ma che capre dai!!
    ma io domando perche volete fare gli anglosassoni quando l’ italia al massimo puo’ aspirare a sembrare come il Mexico? e voi continuate con questa farsa, ma perche’ non scrivete di quanto costa e cosa si deve fare se si vuole esportare un’ opera d’ arte (che ha meno di 50 anni di vita) fuori dall’ Italia? beh perche’ non parlate di quanto facciamo schifo nell’ aiutare i giovani artisti? perche’ non parlate del pizzo del 50% da pagare allo stato delle banane per mantenere i galoppini leccaculo di Franceschini & co.? e poi si chiedono: come mai crisi di mercato in Italia? ma chissa’…beh ho parlato con una gallerista svizzera che ha due gallerie, una a Zurigo e una a Los Angeles. Mi ha detto che vendere in Italia costa troppo, che l’ Italiano medio compra solo automobili, telefonini e grattaevinci. Ha ragione? be le ho detto che gli Italiani stanno messi molto peggio di quanto sembra…e questi che chiamano YouTTTTfulll , Jobs Act e spaghettywestern..eh come vi piace l’ INglese! sembriamo l’ Albania post atomica.

    Peace

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