Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Nicholas Serota ha detto semplicemente che, con Chris Dercon, direttore della Tate Modern, si sta lavorando per portare al museo un pubblico più vasto, in attesa del nuovo opening del museo.
Non una parola sull’annuncio che, tra meno di due anni, Dercon lascerà l’istituzione londinese per andare a guidare il Volksbühne, grande teatro di Berlino.
Un’altra partenza decisamente importante, in meno di un mese, visto che Penelope Curtis, direttore della Tate Britain, ha annunciato che da questa estate passerà alla guida del piccolo e raffinatissimo Museo Gulbenkian, in Portogallo.
Leader forte, di rilievo, che ha davvero attirato con i suoi programmi un numero record di visitatori dal 2007 ad oggi, e sotto il cui registro la Tate sta attualmente costruendo un nuovo edificio, il passaggio della staffetta (a chi?) di Chris Dercon ha lasciato tutti stupiti.
Mister Dercon andrà a sostituire Frank Castorf, direttore del teatro tedesco negli ultimi 25 anni, e ha dichiarato che spera di rendere l’istituzione più interdisciplinare, di metterlo in relazione con i progetti della città, perché «Le infrastrutture sociali e quelle culturali devono andare di pari passo». Vedremo invece quale passo prenderà la Tate, da oggi.