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Saranno giorni di lavoro forsennato? Può essere. E speriamo che poi piaccia ai diretti interessati, ovvero i vertici di Regione Lombardia – Roberto Maroni in primis – che hanno deciso di ristrutturare il padiglione a Expo colmando le lacune e i ritardi di Padiglione Italia, a cui si era affidata anche Lombardia con un contratto “chiavi in mano”.
E invece, come capita con gli appartamenti, qualcosa non ha funzionato.
Corriere della Sera riporta che “il contratto sottoscritto dalla Regione con Expo prevedeva l’utilizzo dello spazio occupato dal padiglione per sei mesi per un totale di 2,5 milioni di euro, compresi non solo alcuni slot di utilizzo del futuro auditorium ma anche alcuni benefit come sei cene pagate da Peck, e due settimane di protagonismo negli eventi sul sito di Rho-Pero”.
Un prezzo che ora probabilmente, se contestato, forse finirà davanti a qualche giudice, mentre per avere una casa “che piace” bisognerà tornare tra qualche giorno. Piccoli grandi “disguidi”: poteva capitare, ma anche no.
Padiglione Lombradia? a che serve? abbiamo gia’ lo zoo di Roma, certo che se fanno di stronzate in Italia, ovviamente tutte pagate dal denaro pubblico, come in Unione Sovietica o Corea del Nord. siamo veramente al top.
Ciao Banana Land!