25 maggio 2015

Roma caput mundi. Cento appuntamenti in Ambasciate, Accademie e Istituti stranieri di 34 Paesi in città, per il primo mese della “Cultura internazionale”

 

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«È un programma multiculturale che ci rende davvero fieri. L’estate Romana apre nel segno dell’internazionalizzazione. Tutte le istituzioni hanno risposto con entusiasmo alla nostra chiamata, a dimostrazione della grande opportunità che queste realtà rappresentano per la cultura a Roma e per tutti i cittadini e i turisti. Attraverso questo cartellone si può compiere, stando a Roma, un giro del mondo toccando quasi tutti i Continenti: Asia, America Latina, Europa, Africa». L’entusiasmo dell’Assessore alla Cultura Giovanna Marinelli stamattina arriva dal Teatro di Villa Torlonia, dove insieme al Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo, Silvia Costa, si è presentato il primo Mese della cultura internazionale che avrà inizio proprio oggi e che accompagnerà la Capitale fino al prossimo 4 luglio, con una serie di eventi non indifferenti.
Già, perché saranno oltre cento gli appuntamenti in poco più di trenta giorni, di cui ottanta gratuiti, che coinvolgeranno – giusto per citarne alcune – le Ambasciate di Cile, Regno Unito, Francia, Norvegia, Spagna, Portogallo, e le Accademie di Ungheria, Americana, Tedesca, per un totale di 34 Paesi in scena, in quello che è un viaggio low cost, ma non di certo low profile, nella cultura, e che comprenderà anche 23 concerti, otto appuntamenti dedicati al cinema e cinque al teatro più una serie di “Open Garden” nelle sede di cinque istituti. 
Un Grand Tour contemporaneo, insomma, senza esclusione di pubblico, ma anzi espandendo l’offerta. 
Oltre ai citati, poi, saranno la Casa del Cinema, MACRO, Museo di Roma in Trastevere, Biblioteche, Sala Santa Rita, Teatro dell’Opera, Teatro India e, appunto, il Teatro di Villa Torlonia a fare da luoghi ospiti. 
«È un modello virtuoso e coerente con la natura multiculturale di Roma, e con la sua vocazione di leader tra le città metropolitane europee che deve passare anche dalla capacità di fare cultura sperimentando nuovi paradigmi, con l’obiettivo di costruire un’offerta originale e di qualità», sono state le parole di Silvia Costa. 
Tra le tante mostre (sono 32) da non perdere segnatevi “Tutankamon” all’Accademia d’Egitto, e anche “Nero su bianco” all’American Academy (foto sopra), che porta in scena lo sguardo di un gruppo di artisti internazionali (Terry Adkins, Francesco Arena, Lorna Simpson, Giuseppe Stampone, Justin Thompson, Nari Ward e molti altri) sull’Italia contemporanea, a partire da domani. Volete tutto nero su bianco, per non dimenticare nulla? Il programma lo trovate qui: www.culturainternazionale.it 

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