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Ve l’abbiamo ampiamente raccontata sul nostro ultimo cartaceo:
Milano sale, tra storia e contemporaneità, tra innovazione e conservazione. E la città della Madonnina non solo sale oggi, periodo di Expo e relative opinioni e polemiche, e non solo è salita al tempo del Futurismo, ma anche durante quel periodo detto del Rinascimento, come ha scritto anche recentemente il Finalcial Times, che ha parlato del capoluogo lombardo come di una città “protesa verso una nuova identità”, anche se la prima “Età d’oro” della città è stato il Quattrocento, sotto il Ducato dei Visconti e poi degli Sforza.
Ora quell’età rivive, in un’opera ambientale che fino al 21 giugno prossimo sarà proiettata ogni sera, dalle 21.30 a mezzanotte, sulle facciate di Palazzo Reale, intitolata appunto L’età d’oro di Milano.
Quindici minuti di luci e colori (e celebrità) di un progetto ideato da CASTAGNARAVELLI ed AGON, che hanno puntato la poetica delle immagini su quattro punti fondamentali: Raffinatezza, eleganza e cultura nella vita di corte; Conquiste territoriali ed egemonia nel Nord della penisola; Assistenza ai malati e agli indigenti; Rinnovamento urbanistico e architettonico e vitalità commerciale. Una traslazione, insomma, dell’identità attuale di Milano, dove i punti fondamentali dell’identità cittadina sono rimasti tali. Come la voglia di scendere in piazza, tra la Galleria e il Duomo, per incontrare il cuore della metropoli.