Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
28
maggio 2015
È stato uno degli stand più fotografati e gettonati dell’ultima edizione di Frieze New York, e ve lo abbiamo raccontato. Gagosian, in una splendida “monografica” di Richard Prince, ha messo in scena i ritratti di personaggi vari ed eventuali presi direttamente da Instagram, ultima opera-provocazione dell’artista Richard Prince, che alle spalle ha dozzine di cause per appropriazione indebita, dall’uomo Marlboro alle fotografie di Patrick Cariou, che gli fece causa ormai tre anni fa.
Immagini, anche in questo caso, splendidamente confezionate e che nella loro banalità diventano cult in men che non si dica. Tanto da essere vendute già a 90mila dollari a pezzo. Ma qualcosa stavolta va un po’ storto, perché Suicide Girls, comunità di modelle e artisti burlesque dalle estetiche punk riprese negli screenshoot di Prince, stanno dando del filo da torcere all’artista.
Come? Per esempio mettendo in vendita le stesse immagini a tre zeri in meno: 90 dollari. Che, si promette, finiranno tutti in beneficenza. L’idea è partita da Doe Deere, quando ha scoperto che la sua foto era stata venduta per la cifra esorbitante.
«Se avessi avuto un centesimo per ogni volta che qualcuno ha usato le nostre immagini senza nostro permesso ora anche io potrei spendere 90mila dollari per comprare arte. Richard Prince è un artista e ha trovato le immagini che pubblichiamo e le nostre ragazze, scoprendovi la qualità di qualcosa degno da rappresentare e commentare, parte dello zeitgeist, no? Quindi Grazie Richard!», ha commentato Selena Mooney, fondatrice di Suicide Girls, che ha aggiunto: «Abbiamo il permesso di Mister Prince per vendere queste stampe? Certo! Abbiamo la stessa autorizzazione che lui ha avuto da noi». Un sorriso è d’obbligo. E non dimenticate mai, in questi casi, di ripassare un vecchio saggio: L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica. E anche etica: 90 dollari, il prezzo giusto per una stampa di una foto di Instragram, burlesque o no!