17 giugno 2015

Della serie “petizioni impossibili”. Su Change.org qualcuno chiede che il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia torni ai Giardini

 

di

Incredibile ma vero, sul sito di petizioni online Change.org (che vanno dalla guerra al terrorismo alla richiesta alle multinazionali di fare pacchetti di sigarette biodegradabili) gira anche questa: che il Padiglione Italia della Biennale di Venezia ritorni ai Giardini e non sia più collocato all’Arsenale. I destinatari? Il Ministro Dario Franceschini e il Presidente Baratta. 
La catena di firme, che finora ha raggiunto 67 quote, è stata innescata da Roberto Brunelli: “Per ritornare a dare la meritata visibilità alla Biennale di Venezia alla nostra Nazione ed agli Artisti italiani ad oggi gravemente penalizzati dall’aver visto ormai da diversi anni il nostro Paese cedere il suo storico/naturale Padiglione ai giardini in cambio di una posizione defilata e logisticamente poco felice all’arsenale”. 
Vorremmo rispondere al signor Brunelli che ha perfettamente ragione, ma in realtà di “defilato” all’Arsenale c’è ben poco, e lo spazio che ospita attualmente il padiglione Italia è incredibile. Gli unici “defilati” dal mondo dell’arte, da quando il padiglione è collocato all’Arsenale, sono stati i progetti ospitati, per un motivo o per un altro. Quando forse anche noi sapremo costruire un padiglione grandioso, come quello che hanno messo in scena i nostri vicini cinesi quest’anno (a proposito di stati “defilati” da queste parti), forse allora sì che bisognerà riprendere in considerazione di tornare “al centro” della Biennale. Prima di allora sarà meglio fare qualche prova, per evitare cimiteri o sovrappopolamenti. A buon intenditor poche parole.

4 Commenti

  1. Gentilissima Redazione di “Exibart”, Mi chiamo Roberto Brunelli e sono colui che ha aperto la petizione oggetto del vostro articolo per chiedere che il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia torni ai Giardini. Volevo ringraziarvi per grazie per aver dato voce alla mia richiesta, da anni animo quotidianamente il forum di FinanzaOnline con lo pseudonimo di investart e questa è solo l’ultima delle numerose iniziative che insieme agli altri utenti del forum sono nate in questi anni. Personalmente dal 2007 scrivo principalmente di Artisti italiani nati dal 1960 al 1970 che hanno animato la scena artistica italiana degli anni ’90. A Dicembre 2014 è uscito il mio primo libro dal titolo “ANNINOVANTA 1990 – 2015 Un percorso nell’arte italiana” edito da “Gli Ori” di Pistoia in 1.500 copie numerate prima di essere date alla vendita. L’Editore ha coperto interamente lui tutte le spese di produzione ed il volume si può quindi fregiare della nota sigla NO EAP (no all’editoria a pagamento). Tale volume è senza dubbio il primo ragionato tentativo di dare una loro storicizzazione agli anni ’90 ed i lettori sembrano averlo premiato con quasi 750 copie vendute in poco più di 6 mesi dall’uscita. Per ringraziarvi dell’attenzione data alla mia petizione, invio voi ed a tutti i vostri affezionati lettori questo link http://www.gliori.it/abs_pdf/Anninovanta.pdf dove è possibile scaricare in formato .pdf e leggere le prime 20 pagine del mio libro ““ANNINOVANTA 1990 – 2015 Un percorso nell’arte italiana”. Cordialmente. http://www.brunelliroberto.it

  2. Aridaje, ariecco la petizione per il Padiglione Italia, ma perché invece non ci si spende perché gli artisti italiani veramente meritevoli siano presenti e invitati nella prossima edizione al posto dei soliti lecca culi disposti a comprare o farsi comprare la loro partecipazione da qualcuno. Ormai lo sanno tutti che per essere invitato devi pagare in moneta sonante o in altre forme accomodanti di servigi e scambio, ma cosa aspettate? Perché non c’è nessuno che viene allo scoperto a dirci tutta la verità? Paura? Cittadini! (una volta si sarebbe detto compagni ma sono stati tutti inculati e la specie è in via di estinzione) queste sono le vere battaglie da combattere.

  3. Siete pazzi? Il Palazzo delle Esposizioni ai Giardini è troppo troppo grande! Sarebbe un pericolo enorme affidarlo a qualche curatore incompetente come i nostri, almeno quello in fondo all’arsenale non è enorme e i danni (e i costi) sono limitati!!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui