02 luglio 2015

Autoriflessivo e Adriatico. Riapre il Museo Pino Pascali di Polignano, con tre progetti sostenuti dalla Regione Puglia. Ecco le immagini

 

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Tre mesi di riallestimento e una nuova faccia, che si svela domani, per il Museo Fondazione Pino Pascali a Polignano: un percorso intitolato “Synthesis”, che si propone di essere “autoriflessivo” e Adriatico. 
Perché? Per esempio perché in mostra vi saranno i risultati video realizzati grazie alla piattaforma IPA arTVision – a live art channel, che coinvolge artisti provenienti dalle cinque aree partner, Albania, Croazia, Montenegro, Puglia, Veneto, e che per l’occasione mette in scena in lavoro di Giuseppe Abate, Anduela Aliko, Iuzilm Alija, Miki Carone, Giulio De Mitri, Michele Giangrande, Yilka Gjollesha, Luigi Mainolfi e Tarshito, tra gli altri.
Saranno inoltre presentati i tre short movies dedicati a Michele Giangrande, Claudia Giannuli e Pierpaolo Miccolis girati da Giuseppe Tandoi, Vito Palmieri e Alessandro Piva grazie ad Apulia Film Commission, in un display che mette a confronto il documentario con le opere dei tre artisti protagonisti, selezionati dalla Fondazione Pino Pascali.
Ci sono poi le opere inedite, realizzate in residenza a Putignano con le maestranze della cartapesta locale da Fate Velaj (Albania), Mary Zygouri (Grecia), Dusica Ivetic (Montenegro), Dario Agrimi e Luigi Presicce (Italia), in un appuntamento realizzato e organizzato dal Teatro Pubblico Pugliese. Carnaval/ Visual Art, sotto la curatela di Giusy Caroppo.
Infine gli interventi per “Mari tra le mura: nel blu dipinto di Puglia” nelle sedi dei comuni coinvolti: a Palazzo San Giuseppe a Polignano, poi a Mola di Bari, alla Casa della Cultura, a Rutigliano Palazzo San Domenico e al Monastero di San Benedetto a Conversano i risultati di Raffaele Fiorella, Claudia Giannuli, Gianluca Marinelli e la performance di Isabella Mongelli – che coinvolgerà il Colonnello Vitantonio Laricchia, famoso meteorologo della televisione. Fino al 30 agosto, insomma, un vero e proprio “museo del territorio in scena: www.museopinopascali.it

1 commento

  1. Il Museo pino pascali, classico esempio di soldi pubblici utilizzati per i propri amici , cari, lecchini del politico all’ assessorato di turno…

    vorrei vedere quanti pagheranno il biglietto e quanti milioni sono buttati per fare il museo che parla all’ adriatico, ovvero al mare dalle alghe decomposte

    provincia, regione, comune. tutte istituzioni da abolire, figli di, parenti di, amici di , tutti insieme con le loro fondazioni inutili a spremere ulteriormente le casse del nostro povero stato ladrone.

    beh , che dire, auguri e figli froci, ma sempre col culetto degli altri. sempre

    peace

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