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Dopo Cate Blanchett, di nuovo una star del cinema ispira un artista. E questa volta è un grande vecchio (o quasi): Bill Murray, protagonista del progetto inaugurato qualche giorno fa al Baltic Center di Gateshead (UK) e realizzato dall’artista londinese Brian Griffiths.
“BILL MURRAY: a story of distance, size and sincerity” si snoda per i quattro piani del Centro che ospitano delle case fatte da Griffiths con materiali di riciclo, che a loro volta ospitano il leggendario attore americano. Il quale non è la prima volta che si ritrova nei panni di una musa: un anno fa, nell’ambito del DJ/event planner curato da Ezra Croft era andato in scena”The Murray Affair”(della durata di un giorno), che presentava opere ispirate dall’attore.
Ma sicuramente è la prima volta che il vecchio Bill viene letteralmente celebrato da un artista. Sentite qui che dice Griffiths: «Bill la superstar globale, il tipo della porta accanto, l’anti-brand brand». E ancora: «Amabile burbero, arguto, emotivamente fragile, lo zio che non hai mai avuto, il dignitosissimo clown, il buffo e speranzoso filosofo». Quando si dice un cult!