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300mila. Ecco il numero di opere d’arte tra quadri, sculture, arazzi e ceramiche presenti nelle collezioni delle banche italiane, che d’ora in poi avranno una vita anche al di fuori delle mura dei depositi o delle fondazioni.
E per fortuna, viene da dire, visto che spesso questi tesori non sono sempre disponibili al pubblico. Con il MuVir, invece, Museo Virtuale, si potranno scoprire da Filippo Lippi al Perugino, dal Caravaggio al Tintoretto, da Hayez a Canova e Boccioni, fino a Andy Warhol fino ai più giovani artisti del contemporaneo.
Un clic per condividere immagini, informazioni, e dove il pubblico potrà anche decidere di volta in volta come realizzare la propria mostra personale da poter condividere con gli altri utenti della rete.
«Il Museo Virtuale delle Banche operanti in Italia avrà un ruolo decisivo nell’ampia diffusione e nella comunicazione delle opere d’arte possedute delle banche, che costituiscono una parte rilevante del patrimonio culturale nazionale», ha detto il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli, che stamattina ha presentato il progetto insieme al Ministro Franceschini e allo storico e direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci.
Un progetto in divenire, che aprirà le porte nella primavera del 2016 con la prima “ala digitale” dedicata all’Ottocento e al Novecento. Gli allestimenti, invece, cominciano oggi, di banca in banca. Buon lavoro!