26 novembre 2015

Il Romaeuropa Festival presenta “Rock e sperimentazione”, un viaggio nell’evoluzione della musica lungo quasi mezzo secolo

 

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Comincia oggi a Roma Rock e sperimentazione, una rassegna di tre giorni dedicata agli esperimenti musicali dagli anni Settanta ai giorni nostri organizzata nell’ambito della trentesima edizione del Romaeuropa Festival. Il MACRO e l’Auditorium ospiteranno una serie di concerti che ripercorreranno le avanguardie sonore degli ultimi 45 anni, dal teatro strumentale alle sonorità odierne passando per il punk anni Novanta. Si comincia oggi al museo di Testaccio – nello spazio de La Pelanda – con una riproposizione di “Acustica”, manifesto musicale che ha reso celebre il maestro argentino Mauricio Kegel, realizzata dal centro di ricerca musicale di Luciano Berio. L’idea di Kegel – non a caso partorita nel 1968 – era quella di dare inizio a un nuovo genere in cui la creazione artistica, intesa a 360 gradi, fosse libera dai dogmatismi che l’avevano imbrigliata fino a quel momento. Questo venerdì sarà invece il turno dei CCCP e del loro ultimo disco prima dello scioglimento, quell’ “Epica Etica Etnica Pathos” che è diventato un cult istantaneo. Il gruppo si esibirà nella Sala Sinopoli dell’Auditorium con alcune delle formazioni con cui condividono percorsi e visioni artistiche, come Le Luci della Centrale Elettrica, Lo Stato Sociale e Brunori Sas, tra gli altri. Ultimo appuntamento di Rock e sperimentazione sabato 28, nuovamente negli spazi de La Pelanda al MACRO, con i Quiet Ensemble, sicuramente gli ospiti con più attitudine alla sperimentazione di tutta la rassegna. Il gruppo presenterà “The Enlightenment” (L’illuminazione) definito “primo concerto per luce sinfonica”, una performance in cui illuminazione e musica diventano un tutt’uno grazie all’uso di lampade particolari come strumenti.

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