29 novembre 2015

Paris Photo, la vendetta. Ecco il week end all’insegna delle immagini per mettere una toppa, almeno a Parigi, alla chiusura forzata della fiera

 

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Successo della prima giornata del weekend di Paris Photo con 54 gallerie parigine e internazionali. Più che di un’atmosfera in particolare, si può parlare di una pluralità di situazioni diverse, da quelle più sobrie, a quelle decisamente più frizzante con William Klein che firma il suo libro Tokyo presso la galleria Polka, dove fra l’altro si può visitare la mostra di Wim e Donata Wenders intorno ad un concetto originale che unisce video, suono e fotografia. Tra duecento e i trecento visitatori e qualche vendita, l’iniziativa promette bene anche per domani, nonostante la capitale sia monopolizzata dall’evento della COP21, che inizia lunedì prossimo. Una vera occasione in cui tanti giovanissimi o appassionati in erba, possono scoprire cosa accade dietro le quinte del Grand Palais, ma anche un’ottima opportunità per collezionisti e appassionati di fotografia che non avendo avuto la chance di visitare questa 19esima edizione della fiera al Grand Palais, lo possono fare in queste ore. 
Una proposta questa, nata in seguito ai tragici eventi che hanno colpito Parigi il 13 novembre scorso, e alla conseguente chiusura prematura di Paris Photo. Che su iniziativa della galleria Alain Gutharc, e con la partecipazione immediata delle gallerie Les Filles du Calvaire, Françoise Paviot, Polka e Vu’ galerie e tante altre, tra Parigi, e dintorni ha invitato il pubblico a visitare le mostre fotografiche immaginate per la fiera. Per chi volesse organizzarsi per fare il giro delle gallerie, sul sito di Paris Photo si può scaricare la cartina con tanto di indirizzi e orari. (livia de leoni)

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