Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Lo ha anticipato Avvenire, ma da domani potrete trovarlo in tutte le librerie. Parliamo di La mia idea di arte, firmata niente meno che da Papa Francesco, volume di 104 pagine edito da Mondadori con i Musei Vaticani.
Criticarlo o osannarlo ora non ha molto senso, aspetteremo di averlo letto, ma fatto sta che i concetti espressi ovviamente non saranno molto lontani da quelli che – da sempre – la Chiesa ha usato come “medium” per lavorare sull’immaginario del popolo, ovvero per l’evangelizzazione. “Seguire Cristo non è solo una cosa vera ma anche bella, capace di riempire la vita di gioia, perfino nelle difficoltà di tutti i giorni. In questo senso la bellezza rappresenta una via per incontrare il Signore”, sono le parole del Papa, anticipate dal giornale cattolico.
E dalla Crocifissione bianca (sopra un particolare) di Marc Chagall, una delle opere che Francesco aveva dichiarato come le sue preferite si passa, tra le pagine, a una “galleria virtuale” composta da undici pezzi conservati ai Musei Vaticani (e dove sennò) tra cui figurano Cristo operaio e la Vergine di Luján di Alejandro Marmo, scultore argentino di cui papa Francesco segue da tempo il percorso artistico.
E che vi aspettavate? Un “sintomo” laico?