30 novembre 2015

Un tattoo per il clima

 

di

Alcuni attivisti che si battono per la sensibilizzazione sui cambiamenti climatici hanno occupato lo scorso sabato una delle sale della Tate Britain per protestare contro la sponsorizzazione della galleria da parte della compagnia petrolifera British Petroleum. 
I 35 manifestanti hanno messo in scena una protesta inusuale: hanno allestito dei veri e propri piccoli studi per tatuaggi per marchiarsi l’un l’altro con il numero che indica la concentrazione di CO2 nell’atmosfera nell’anno della loro nascita. Il gruppo, che si fa chiamare Liberate Tate e che ha già organizzato iniziative simili, ha optato per questa forma di contestazione estrema per richiamare l’attenzione sull’influenza della compagnia petrolifera in ambiti che vanno ben al di là della semplice estrazione del greggio, un’attività che contribuisce enormemente all’inquinamento atmosferico. La protesta ha preceduto l’inaugurazione del summit di Parigi di oggi, in cui i leader mondiali si incontrano per discutere ed elaborare una linea comune per ridurre l’emissione dei gas serra. (Giulia Testa)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui