Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Altro che baffi alla Gioconda messi da Duchamp! Roba da scolaretti, qui si rilancia con nientepopodimeno che tanti, fantasiosi e invasivi tatuaggi.
Di chi è l’idea? Di un altro francese: Nicolas Armiad. Artista e designer che si è già divertito a far precipitare (con l’aiuto del fotomontaggio, ovvio) su alcune città macchinari e armamentari di Star Wars. E che ora si è inventato l’Odalisca di Ingres, il Bacchino di Caravaggio, la Dejeuner sur l’herbe di Manet, la Venere di Cabanel, la Lezione di Anatomia del dr. Nicolaes Tulp di Rembrandt e naturalmente la Gioconda di Leonardo, insieme ad altri capolavori della storia dell’arte, con i bei corpi in mostra ricoperti di tatoo.
Beh, l’effetto non è male. Molto up to date, quanto meno. Ma per fortuna che è tutta una finzione. Perché immaginatevi se quei vasti e burrosi corpi fossero veramente tatuati. Sai le cicce molli con i disegni sfranti una volta che la giovinezza non c’è più?
Courtesy Nicolas Armiad