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Si alterneranno a Barriera Milano, zona storica, complessa e popolare di Torino, da martedì al prossimo novembre. Sono sei artisti, e saranno in scena su un cartellone pubblicitario di tre metri per sei di dimensione. Ecco una nuova versione di Opera Viva di Alessandro Bulgini, che inizia con l’intervento dell’artista iraniana Zanbagh Lotfi, intitolato Memory Vague 1361 (2015-16), 3: F16, e che racconterà gli anni Ottanta iraniani, l’infanzia, i compleanni, le torte, la guerra con l’Iraq, un gigantesco F16, la mamma. A seguire poi Andrea Mastrovito, Saul Melman, Aryan Ozmaei, Gian Maria Tosatti e lo stesso Bulgini, che ricorda: Opera viva nasce dalla convinzione profonda che le nostre città abbiano bisogno di spazi mentali più che di luoghi fisici da destinare all’arte e alla cultura, e che siano innanzitutto infrastrutture di relazioni umane, molto spesso sommerse e invisibili, da curare e sviluppare. L’opera viva è infatti la parte sotto il pelo dell’acqua sommersa ma necessaria al galleggiamento perchè col proprio volume genera attivamente e continuamente spinte verso l’alto in proporzione all’acqua che sposta galleggiando e navigando.
Sotto la curatela di Christian Caliandro, il progetto arriva dopo le esperienze di Decoro urbano in Barriera di Milano (2014) e Taranto Opera Viva (2015), che ha coinvolto l’intera isola del borgo antico della città pugliese ed è sostenuto da FLASHBACK, la fiera torinese de “tutta l’arte è contemporanea”. Perché? Cultura e mercato sono due elementi della stessa equazione – affermano le direttrici Ginevra Pucci e Stefania Poddighe – e che il risultato di tale equazione è la conoscenza quale unico strumento in grado di orientare le scelte di ogni individuo. Per questo motivo Flashback vuole imporsi anche come momento di riflessione culturale che non può prescindere dalla propria contemporaneità. Da qui la scelta di promuovere e sostenere “Opera Viva Barriera di Milano”. Appuntamento alla rotatoria di piazza Bottesini, il 31 maggio alle 18.