29 giugno 2016

Nuovo progetto e nuovi professionisti per miart 2017. La fiera milanese annuncia le novità della prossima edizione

 

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L’edizione 2017 di miart, la fiera di arte moderna e contemporanea di Milano, si terrà nei padiglioni di Fieramilanocity dal 31 marzo al 2 aprile, sotto la direzione artistica di Alessandro Rabottini. Con la presentazione del progetto che animerà la ventiduesima edizione, la fiera ha annunciato un nuova squadra di professionisti e nuovi membri del comitato di selezione. 
Fanno il loro ingresso nel comitato Vera Alemani (Greene Naftali, New York) e Davide Mazzoleni (Mazzoleni, Torino e Londra), che affiancano Michele Casamonti (Tornabuoni Art, Parigi), Lodovico Corsini (CLEARING, New York e Bruxelles), Mario Cristiani (Galleria Continua, San Gimignano, Beijing, Havana e Les Moulins), Francesca Kaufmann (kaufmannrepetto, Milano e New York), Laura Lord (Sadie Coles HQ, Londra) e Giò Marconi (Giò Marconi, Milano). Entra nel team anche Oda Albera nel ruolo di Exhibitors Liaison and Special Projects.
«Abbiamo pensato a una fiera che guardi alle molteplici dimensioni del mercato dell’arte – ha dichiarato Rabottini – e che possa offrire al nostro pubblico uno spettro molto ampio della produzione artistica, dalle ultimissime generazioni fino ai capolavori del secolo scorso. In questa nuova veste miart consolida la sua struttura e stabilisce un dialogo sempre più forte con il collezionismo, le gallerie e le istituzioni».
Confermate le sezioni principali – Emergent (che quest’anno avrà una propria Advisory Commitee composta da Marco Altavilla, Emanuel Layr, David Hoyland e Paolo Zani), First Step, Established Contemporary ed Established Masters (a cura di Alberto Salvadori) – insieme a Decades (a cura di Alberto Salvadori) e Object (a cura di Domitilla Dardi). In aggiunta ci sarà la nuova sezione su invito Generation, che apre un confronto tra artisti di diverse generazioni (sarà curata da Nicola Lees e Douglas Fogle), e la sezione trasversale On Demand, che invita le gallerie a esporre opere context-based, ossia lavori site specific, progetti da realizzare, commissioni o performance.
Non mancherà inoltre come sempre il ciclo di incontri aperti al pubblico miartalks, che quest’anno sarà curato da Ben Borthwick e Diana Campbell Betancourt. (gt)

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