06 agosto 2016

Restituire, anche l’uguaglianza

 
Ancora cambi di rotta in Germania, stavolta però "a fin di bene" viene da dire. Ad essere riformata, stavolta, è la Commissione Limbach, ovvero quell'istituzione che si occupa di restituire ai proprietari legittimi i tesori saccheggiati dal Nazismo. E che attualmente funziona ben poco

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Dopo la legge per la tutela dell’arte “germanica” come bene di stato, tanto discussa e attaccata su più fronti, per il ministro della cultura tedesco Monika Grütters c’è un nuovo impegno, che forse non farà così polemiche come il decreto citato sopra. Si tratta della riforma della Commissione Limbach, ovvero un gruppo di esperti istituito nel 2003 per mediare nelle controversie delle proprietà dell’arte saccheggiate durante il Nazismo, e impegnandosi a restituire il maltoto ai legittimi proprietari in base ai Principi di Washington del 1998. 
Peccato che anche qui, da 13 anni, le cose sembrano andare maluccio: Ronald Lauder, il fondatore della Commissione per il recupero delle opere e presidente del World Jewish Congress ha riportato che il display finora ha funzionato ben poco, con solamente trecidi casi vagliati in 13 anni, mentre l’Olanda è a quota 140, dal 2002. raccomandazioni; l’equivalente olandese ha emesso più di 140 dal 2002. 
I principi di Washington, approvati da 44 Paesi nel 1998, includono una raccomandazione che i governi dovrebbero stabilire: la commissione dovrebbe avere una “composizione equilibrata”, cosa che in Germania sembra mancare. E sulla mancanza di un componente ebreo la Grütters, lo scorso marzo, aveva detto che si trattata di un affare intenzionale, perché una persona ebraica sarebbe stata l’unica voce prevenuta riguardo simili processi. Ed erano fioccate le accuse di antisemitismo. Signora Grütters, anche qui, a quanto pare, c’è parecchio da cambiare. (MB)

1 commento

  1. Napoleone Buonaparte e il suo compare di ruberie Dominique Vivant, barone Denon, con i loro saccheggi in Italia e in Egitto rifornirono a Parigi il Museo Centrale della Repubblica, Museo Napoleone poi Louvre. Antonio Canova riportò in Italia parte di quanto rubato e da allora non mi risulta che alcun Governo Italiano abbia ripreso il lavoro iniziato dal Canova. Dario Franceschini cambi rotta e riapra una Commissione Istituzionale affinché la Francia restituisca tutto il maltolto al legittimo proprietario, l’Italia, la Nazione per la quale Franceschini è nominato Ministro.

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