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Gli italiani e gli statunitensi non hanno mollato la presa: continuano ad affollare Parigi, i suoi musei, e la Francia in generale, in barba al timore di attacchi terroristici e affini. Molto peggio, invece, va con la “clientela” russa, cinese e giapponese.
Sono gli ultimi dati tracciati da Associated Press, per quanto riguarda il turismo d’Oltralpe. Una situazione non facile, che il Ministro degli affari esteri, Jean-Marc Ayrault, cercherà di dipanare il problema con un vertice previsto per settembre, per mettere sul piatto nuove idee che possano sviluppare strategie di rilancio del settore turistico, che rappresenta circa il 7 per cento dell’economia del Paese.
Tra chi ne ha sofferto di più, da Charlie Hebdo ad oggi, è stato – nemmeno a dirlo – il Louvre, che da gennaio a giugno ha visto scendere (come in tutta la città del resto) il 20 per cento di visitatori rispetto all’anno precedente.
Colpa, in parte, anche delle inondazioni della Senna, che lo scorso 3 giugno avevano fatto chiudere il museo, evacuando anche le opere.
Insomma, mesi grigi e non poco, nonostante le misure di sicurezza ampliate a destra e a manca, che hanno reso la Ville Lumiére un po’ meno luminosa, facendo perdere un totale di 750 milioni di euro di entrate. Quali programmi si profileranno, dunque, per tornare in vetta?