27 ottobre 2016

Musei Ecclesiastici Italiani, in rete con il MiBACT. Firma di un nuovo accordo di collaborazione tra i due enti, per migliorare fruizione e missione

 

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Chissà che dopo la firma tra il Ministro Franceschini, Don Valerio Pennasso, Direttore dell’ Ufficio Nazionale per i Beni Culturali e l’Edilizia di Culto, il Direttore Generale dei Musei Ugo Soragni e Domenica Primerano, Presidente Amei (Associazione Musei Ecclesiastici Italiani), le cose non inizino a muoversi un po’ anche in qui, in fatto di promozione turistica e, perché no, di incassi legati al turismo di “culto”.
Già, perché il MiBACT, d’accordo con l’AMEI, sigla l’atteso riconoscimento dei musei ecclesiastici come specifica categoria, attestandone il ruolo in ambito sociale e culturale. “L’accordo è finalizzato al miglioramento della fruizione e della gestione dei Musei ecclesiastici italiani in ottemperanza alla loro missione, al potenziamento della loro rete, nonché alla loro promozione, valorizzazione e integrazione nel sistema museale nazionale”.
E così, dopo i cimiteri, i musei navali e militari, un’altra categoria nel grande giro. Sperando che, data la forza del turismo di questo settore, che conta oltre 200 sedi in Italia, arrivi qualche soldo anche per lo stato e non solo per le curie. 

1 commento

  1. Mi pare che non abbiate compreso bene il senso di questo accordo. Non vogliamo ‘soldi’ dallo Stato. Ci basta che sia riconosciuto il nostro ruolo e che si possa uscire dall’ombra tramite l’inserimento nelle strategie di comunicazione pensate dal Ministero. Non capisco perché questa lettura riduttiva. I pregiudizi, vedo, sono duri a morire!
    Domenica Primerano
    Presidente Amei
    Presidente@amei.biz

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