23 febbraio 2017

ARCOmadrid 2017/2. Storia di Drop City, la galleria fondata da tre artisti e un curatore, “new entry” premiata in fiera

 

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Ieri, nel contesto di ARCOMadrid, è stato assegnato il premio alla galleria Drop City di Newcastle (nelle foto) che partecipa nella sezione “Opening” dedicata ai galleristi con un massimo di sette anni nel mercato. Drop City, con sede anche a Düsseldorf, è stata fondata nel 2014 per un gruppo formato da quattro persone. Tre artisti: Nadia Hebson, Eleanor Wright e Paul Becker, e un curatore: Sam Watson. Insieme, con una idea brillante e fuori del comune che mettono già in atto sin dal loro sito web, combinano con successo ricerca artistica, lavoro curatoriale e gestione commerciale. «Siamo nati con il desiderio di creare uno spazio per ospitare non soltanto il nostro lavoro ma anche quello di altri. Si tratta fondamentalmente di uno spazio per sperimentare e testare ciò che costituisce la rappresentazione della pratica artista», commenta con entusiasmo Wright. Parlando dei loro progetti da oggi in avanti aggiunge: «Durante il 2017 continueremmo a lavorare in diversi contesti con il proposito di espandere le frontiere del modello tradizionale di galleria. Siamo stati invitati a un residence program dal Museum van Hedendaagse Kunst Antwerpen (MuHKA) in Belgio e credo che questa sarà una grande opportunità per lavorare e riflettere sulle problematiche che emergono quando si mettono insieme contesti di lavoro regionali e internazionali. Questo tema è particolarmente caro al nostro approccio come galleria, visto che ci siamo formati nel North East dell’Inghilterra e adesso stiamo operando contemporaneamente in due città: Newcastle e Düsseldorf. Ci sono in programma anche due mostre che si terranno a giugno alla Arcade Gallery a Londra e in autunno alla Celine Gallery di Glasgow».
In fiera Drop City espone lavori che ricreano in parte alcuni degli interventi – attualmente in corso – all’Art Hotel Ufer, vicino alla sede tedesca della galleria. Tra gli artisti con cui collaborano c’è anche l’italiano di nascita Francesco Pedraglio, classe 1983, originario di Como ma che vive e lavora tra Londra e Messico City.
La sezione “Opening” è stata creata nel 2011 con l’intenzione di arricchire il panorama più stabile della fiera con artisti, curatori e galleristi. Questo anno non c’è Brand New Gallery, che aveva partecipato l‘anno scorso per la prima ed unica volta, ma ci sono altre diciotto gallerie. Da tenere d’occhio anche l’argentina Slyzmud di Buenos Aires con una proposta che integra due giovani artisti: Mercedes Azpilicueta e Alan Segal; e Proyectos Ultravioleta di Città di Guatemala con opere di Jorge de León e Alberto Rodríguez Collía. (Ana Laura Esposito)

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