02 marzo 2017

Fausto Melotti, Trappolando Montrasio Arte, Milano

 

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Nel 1943 Fausto Melotti (Rovereto 1901 – Milano 1986) scriveva:  “Mi sono messo, se non proprio a lavorare, a trappolare. Ho un po’ di creta e faccio delle testine grosse come un pugno. Ma mi organizzerò meglio”. 
A seguito degli eventi bellici italiani, l’artista aveva dovuto abbandonare il suo studio romano, per tornare a Rovereto. La mostra a Montrasio Arte presenta 12 sculture inedite che sono state prodotte a partire da quegli anni fino al 1960. Con questo percorso espositivo, dove i passi sono attutiti dalla moquette grigia,  c’è la riscoperta di una produzione artistica lasciata nell’ombra. Melotti si era già avvicinato alla ceramica nei primi anni ‘30 mantenendo un ambito più utilitaristico e commerciale. Trappolando dimostra l’amore per il medium di Melotti, un amore che lo portò ad utilizzare questa tecnica per quasi tre decenni. 
Fausto Melotti, Giraffa, 1955

Giraffa con il suo nero opaco si contrappone alla smaltatura del vaso, che a loro volta riflettono nel bianco del Kore, grande figura femminile. Sono ispirazioni che provengono dal mondo naturale, dai miti e credenze popolari, prendono forma in qualcosa di nuovo generato dall’artista.
Nella sala principale domina il Vaso gallo con la smaltatura bianca e le grandi dimensioni in contrasto con la policromia e le più piccole dimensioni dei Vaso. L’osservatore più attento si sofferma anche sul Teatrino Schiewiller in terracotta dipinta, nei cui scomparti si inseriranno, piccole creazioni in ottone.
Melotti definì la ceramica come “un pasticcio”, “una cosa anfibia”. Per l’artista era una sfida lavorare la materia, una materia che alla fine era solo il fuoco a plasmare. ne derivano però sculture che definiscono sia un aspetto espressivo che uno più riflessivo, reso visibile nella materia sempre più leggera e rigorosa come Cerchi.
La mostra è accompagnata da un catalogo (Silvana editoriale), con testi di Sara Fontana, Ilaria Despina Bozzi, Marco Tonelli e Lorenzo Fiorucci. Sono inoltre presentate, sia in mostra che sul catalogo, due nuclei di fotografie inedite realizzate da Vittorio Pigazzini (Monza 1929) e da Toni Thorimbert (Losanna 1957), che da un lato mostra la persona Fausto Melotti e dall’altro le opere dell’artista Melotti.


Giorgia Quadri

Fausto Melotti, Trappolando

MONTRASIO ARTE 
Via di Porta Tenaglia 1, Milano




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