13 aprile 2017

Una cena non perdere. Eataly sponsorizza il restauro del cenacolo di Leonardo

 

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Il pasto più importante dei dodici sarà stato parco, pane azzimo, vino e poco altro. Nonostante la miriade di studi più o meno fantasiosi, non lo sapremo con certezza ma il punto è che l’Ultima Cena più famosa sta scomparendo, per un processo di degradazione che dura da secoli e già notato da Giorgio Vasari, un problema strutturale, intrinseco alla tecnica usata da Leonardo che, non amando l’affresco per l’eccessiva rapidità di esecuzione, impiegò una preparazione sperimentale, simile a quella usata per i dipinti su tavola e poco adatta per l’ambiente umido del Refettorio di Santa Maria delle Grazie. Per fortuna ci hanno pensato gli esperti del settore, perché il colosso dell’alimentazione Eataly, srl fondata da Oscar Farinetti, con filiali anche a Istanbul, New York, San Paolo e Osaka, ne ha sponsorizzato un imponente restauro conservativo, mirato a potenziare il sistema di filtraggio dell’aria dell’ex-refettorio rinascimentale. 
Il nuovo sistema, progettato dal MIBACT in collaborazione con i migliori istituti di ricerca italiani, come l’ISCR, il CNR, il Politecnico di Milano e l’Università degli Studi di Milano Bicocca, filtrerà circa 10.000 metri cubi di aria pulita al giorno, rispetto agli attuali 3.500 metri cubi, facendo respirare i cinque secoli di vita dell’Ultima Cena e garantendo la giusta ossigenazione per altri 500 anni. La presentazione ufficiale si terrà il 19 aprile ma la notizia non ha fatto molto piacere al Codacons, che ha già avuto diverse querelle con la catena alimentare e che, anche in questo caso, vuole vederci chiaro, non tollerando l’ingerenza di un privato su un bene appartenente al patrimonio culturale dell’umanità. In Italia già sono successe situazioni simili e, nel caso del restauro della fontana di Trevi, finanziato da Fendi e con relativa sfilata di abiti disegnati da Karl Lagerfeld, il risultato ha soddisfatto tutti, per l’estetica raffinata dell’evento e il rispetto verso il monumento. 
Speriamo solo che l’Ultima Cena non si trasformi in una sagra. 

1 commento

  1. Le mani di Gesù dipinte da Leonardo da Vinci nel Cenacolo, uniche nel dipinto, una con la palma verso il basso e l’altra verso l’alto indicano che Gesù era ambidestro come naturalmente era Leonardo
    e in parte Michelangelo Buonarroti? Gesù, Leonardo e Michelangelo avendo avuto un’intelligenza simile avevano un volto somigliante verso il termine della vita. Cfr. ebook/kindle: Leonardo e Michelangelo: vita e opere.

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