24 maggio 2017

Tutto quello che avreste voluto sapere sulla madre di Leonardo Da Vinci in un libro di Martin Kemp e Giuseppe Pallanti

 

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Mater semper certa est, pater numquam. È uno dei principi classici del diritto romano, in base al quale se è possibile individuare con certezza la madre di un soggetto, risulta ben più difficile stabilirne la paternità. Ma nel caso di Leonardo Da Vinci, anche la dura lex va incontro a serissime difficoltà. Una contadina della provincia toscana o una schiava proveniente dalla Cina, come qualcuno, tempo fa, annunciò? Di certo sembra esserci solo il nome, Caterina, e una storia dai tratti torbidi, che parla, in ogni caso, di una donna poverissima, sedotta da un avvocato ambizioso e senza troppi scrupoli, abbandonata con 21 figli a carico, tra cui Leonardo. 
Ma questa volta siamo vicinissimi alla verità, perché secondo Martin Kemp, emerito professore di storia dell’arte all’Università di Oxford, e Giuseppe Pallanti, studioso e ricercatore, la madre di Leonardo può essere riconosciuta in una povera ragazza di sedici anni, il cui nome dovrebbe essere Caterina di Meo Lippi e non Caterina Buti del Vacca, come si credeva erroneamente fino a oggi. Questa nuova conclusione è stata frutto di una serie di ricerche tra documenti d’archivio recentemente ritrovati, dichiarazioni di redditi e atti di proprietà che dimostrerebbero che, nel 1451, un anno prima della nascita di Leonardo, Caterina fu registrata in un atto come orfana e con un fratello. La ragazza si sposò poi con Antonio Buti, detto Accattabriga, che non doveva essere proprio un gentiluomo, poco dopo la nascita di Leonardo. 
Ma i due studiosi non si sono fermati qui e, continuando con le indagini, hanno svelato altri misteri, tra cui: Mona Lisa che non filava la lana e Il postino ha sempre suonato al campanello sbagliato. Lungi dall’essere un mercante di seta, il marito della Gioconda era attivo nel ramo schiavi, mentre la tradizionale casa natale di Anchiano, meta di pellegrinaggio di migliaia di turisti, sarebbe solo una casa qualunque. Queste verità, e probabilmente svariate altre, in “Mona Lisa: The People and the Painting”, libro di prossima pubblicazione, edito da Oxford University Press e che sarà presentato, in anteprima italiana, il 13 giugno a Vinci, presso la Biblioteca Leonardiana. E visto che è proprio difficile resistere alla sinossi – «Leggete questo libro e l’immagine più famosa del mondo non vi sembrerà più la stessa» – potete iniziare a prenotarne una copia su Amazon. 

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