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Tante e diverse mostre, allestite in piccole e grandi stanze, incorniciate dal suggestivo scenario dell’antica Cavallerizza Reale di Torino. Questo il palcoscenico su cui si alza il sipario di HERE, manifestazione giunta al suo secondo anno di vita che, dal 19 maggio e per i successivi 10 giorni, anima il complesso storico e lo trasforma in una singolare e temporanea sede espositiva.
HERE è un evento autogestito e autofinanziato, promosso e organizzato dall’Assemblea Cavallerizza 14:45, un gruppo di cittadini e professionisti che da due anni occupano l’antico palazzo torinese, patrimonio dell’Unesco dal 1997, nato con l’obiettivo di portare all’attenzione la situazione di abbandono in cui verteva. Dal suo manifesto leggiamo: «HERE è la realizzazione di un progetto a lungo termine che, partendo dalla cura e dalla tutela del luogo, intende creare spazi aperti e condivisi per gli artisti indipendenti a livello nazionale e internazionale». Dopo una open call a marzo, HERE 2017 ha così superato il successo dell’anno precedente raggiungendo la cifra di circa 300 artisti in esposizione e altri 100 artisti coinvolti in conferenze, spettacoli dal vivo e performance. Molti di loro impegnati in prima persona, nella pulizia, riassetto e allestimento delle 150 stanze dei 42 appartamenti che compongono la storica struttura.
Tutelare e far rinascere la Cavallerizza, quindi, nel tentativo di preservarla dalla privatizzazione selvaggia, con l’auspicio comune di creare un incubatore di idee e creatività, un polo culturale per i cittadini a cui viene offerto uno spazio per esprimersi e dare il proprio contributo. Una rivoluzione culturale che vuole essere inclusiva e partire dal basso, in un processo di continua sperimentazione. Ai torinesi, e non solo, non resta altro da fare che presentarsi “HERE”, alla Cavallerizza. (Annachiara De Maio)