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Tra le residenze dei Borbone, il Real Sito di Carditello è stato affidato alle cure della Fondazione omonima, nata in seguito a un accordo di valorizzazione nel caldissimo agosto 2015. In seguito, la Fondazione Real Sito di Carditello, fortemente voluta dal Ministro Dario Franceschini, è stata costituita dal MiBACT, dalla Regione Campania e dal Comune di San Tammaro (CE), con l’obietto di far rientrare Carditello nel programma degli itinerari dei siti reali borbonici, un progetto ancora in attesa di definizione. Un progetto che ha tempi necessariamente ampi, avendo come premessa un imponente restauro, per il quale sono stati stanziati 5 milioni di euro.
Intanto la Fondazione a solo un anno dalla nascita, vede rinnovati gli intenti da parte del MiBACT che, come precisato in un emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio, ha stanziato 300.000 euro per «Consentire la prosecuzione e il rafforzamento degli interventi attuativi del piano strategico di sviluppo del percorso turistico culturale integrato delle residenze borboniche». Grazie a questi fondi, la Fondazione potrà proseguire le sue attività di valorizzazione, come i “Dialoghi di Carditello_Le Metamorfosi”, un ciclo di incontri dedicati a cultura, arte, natura e territorio, che ha visto la partecipazione di scrittori, attori, studiosi, artisti, come Antonio Biasiucci, Antonio Pascale, Giovanni Brizzi, Roberto De Francesco. In attesa dei restauri, è stata lanciata l’iniziativa #Carditellopertutti con ingressi liberi e gratuiti, ogni sabato e ogni domenica.
In home e in alto: foto di Amedeo Benestante