08 luglio 2017

Pingelap, l’isola dove non si vedono i colori

 

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Nel mezzo dell’Oceano Pacifico c’è una piccola isola chiamato Pingelap, che fa parte dello Stato di Pohnpei, uno degli Stati federati della Micronesia, nota non solo per essere un vero e proprio paradiso terrestre, ma anche per una rara malattia genetica condivisa dalla maggior parte dei suoi abitanti, che le ha fatto guadagnare l’appellativo di Island of the Colorblind. Ma iniziamo con ordine. Nel 1775 Pingelap fu devastata da un tifone che uccise il 90% della popolazione, e uno dei pochi sopravvissuti, il governatore dell’isola, era affetto da acromatopsia, una malattia genetica che non permette di distinguere i colori. Col passare del tempo questa patologia è diventata una condizione ereditaria che accomuna la maggior parte degli abitanti, che ad oggi, vede il mondo in bianco e nero. Ma cosa sono i colori per quelli che non possono vederli? A questa domanda ha cercato di rispondere il fotografo belga Sanne de Wilde, che nel 2015 ha avviato la sua ricerca sull’isola cercando di immaginare come le persone con l’acromatopsia vedano il mondo. De Wilde ha scattato immagini in bianco e nero e a colori, utilizzando una macchinetta digitale e una telecamera a infrarossi, e dopo essere tornato a casa, ha chiesto a persone affette da acromatopsia che vivono nei Paesi Bassi di dipingere le foto aggiungendo il colore nelle immagini in bianco e nero. Il risultato è una serie di fotografie sorprendenti, che come delle visioni, ci invitano ad entrare in un mondo surreale, dalle mille sfumature. Il libro, The Island of the Colorblind (che prende il nome dal saggio di Oliver Sacks, medico che nel 1996 condusse un’indagine sulla popolazione dell’isola), è stato presentato la scorsa settimana al Festival Circulation (s) di Arles, mentre una mostra multimediale e un’installazione interattiva dedicata al lavoro di de Wilde, dove i visitatori potranno dipingere senza distinguere i colori, sarà in mostra al centro Phi di Montreal fino a settembre.  (NG)

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